Il blocco dei BRICS, uno "tsunami economico", che diventa più grande all'orizzonte degli Stati Uniti

  • Stampa

5 dicembre 2013

Gli Stati uniti non si rendono conto del potere delle cinque nazioni BRICS che diventeranno la prossima superpotenza economica del mondo superando gli Stati Uniti, dicono gli esperti.

"Secondo tutti i dati disponibili, sembra che questo gigante economico vada dritto nella direzione di guadagnare sempre più forza", scrive Michael Payne analista indipendente in un articolo Opednews.

L'analista, i cui articoli coprono una vasta gamma di argomenti, dall'economia alla politica estera, cita i seguenti indicatori economici: la popolazione totale del BRICS ammonta a circa 3.000 milioni di persone (43% della popolazione mondiale) e ha presentato un PIL complessivo di 15.000 miliardi di dollari nel 2012 quasi identico al PIL degli Stati Uniti che è di 15.680 miliardi nel 2012, secondo la CIA World Factbook [pubblicazione annuale della CIA che riporta i dati statistici fondamentali].

"La cattiva notizia per gli Stati Uniti è che il PIL di questi paesi continuerà a crescere costantemente nel futuro, mentre quello degli Stati Uniti è destinato a crescere lentamente nel migliore dei casi", dice Payne.

 

"Come gli Stati Uniti [...] il BRICS è un gruppo di stati ‘uniti’ che combina vari elementi del potere in un unico soggetto", aggiunge.

Secondo l'analista, il problema principale negli Stati Uniti è che la prima economia del mondo importa più di quanto esporti, consuma più di quanto produce e spende più di quanto guadagna.

 

Il BRICS controlla le funzioni economiche mondiali

"Se questa non è una ricetta per un eventuale collasso finanziario, non so più cosa sia. Il BRICS è un gigante economico emergente e se continua il suo corso attuale sarà in grado di controllare le funzioni economiche del mondo ", spiega Michael Payne.

"Queste nazioni del BRICS, nel loro tentativo di diventare il numero uno, sanno che per farlo debbono avere una propria moneta forte per competere e, eventualmente, sostituire il dollaro statunitense come valuta di riserva principale del mondo. Pertanto stanno sempre più utilizzando le proprie valute negli accordi commerciali tra loro e le altre nazioni", dice Payne.

"I BRICS, insieme con l'Iran e il Venezuela, sono concordi anche nel processo di creazione di una nuova banca centrale globale che lancerà una nuova moneta, chiamata “brisco” per opporsi al dollaro. Questo è uno sviluppo inquietante e una minaccia diretta per il futuro il dollaro", sottolinea.

L'analista mette in evidenza che ignorare o respingere questa nuova unione di paesi che non sono nella stessa coalizione degli Stati Uniti sarebbe "un errore monumentale."

"Il BRICS è un elefante economico con un potenziale tale da relegare gli Stati Uniti in seconda posizione. Queste nazioni osservano come gli Stati Uniti abbiano un governo inetto, senza visione del futuro, un governo avvertito molte volte di ridurre drasticamente le spese militari, diminuire il bilancio dell’enorme impero militare, limitare la stampa ininterrotta di fiat money, fermare l'emorragia del settore manifatturiero statunitense e iniziare il processo per mettere fine alla dipendenza degli Stati Uniti dai dollari presi in prestito da Cina, Giappone e altre nazioni", dice Payne.

«Ma questi sciocchi burocrati di Washington si rifiutano di ascoltare e non riescono a vedere verso quale shock finanziario si stanno dirigendo", ha aggiunto.

"È tempo di prestare attenzione ai numerosi avvertimenti, il BRICS è un enorme tsunami economico che si profila all'orizzonte degli Stati Uniti, che guadagna potere e forza, non ci sarà nulla che lo impedirà", riassume Payne.

 

Da Russia Today

Traduzione di Valerio S. Per civg.it

 


 

RT Actualidad / Economía - http://es.rt.com/tsf

El bloque BRICS, un "tsunami económico" que se agiganta en el horizonte de EE.UU.

Publicado: 5 dic 2013

AFP / Alexander Joe

EE.UU. no se da cuenta del poder de las cinco naciones del BRICS que se convertirán en la próxima superpotencia económica del mundo desbancando a EE.UU., opinan los expertos.

"Según todas las evidencias disponibles, parece que este gigante económico va directo en esa dirección a medida que gana cada vez más fuerza", escribe el activista independiente Michael Payne en un artículo de Opednews.

El activista, cuyos artículos abarcan una amplia gama de temas, desde economía hasta política exterior, cita los siguientes indicadores económicos: la población total del BRICS asciende a casi 3.000 millones de personas (el 43% de la población del mundo) y presentó un PIB combinado de unos 15 billones de dólares en 2012 casi idéntico al PIB de EE.UU. de 15,68 billones de dólares en 2012, según The World Factbook de la CIA.

"La mala noticia para Estados Unidos es que el PIB combinado de esos países seguirá creciendo de manera constante en el futuro, mientras que el de EE.UU. se prevé que crezca lentamente en el mejor de los casos", destaca Payne.

"Al igual que EE.UU. [...], el BRICS es también un grupo de estados 'unidos' que combina varios elementos de poder en una sola entidad", agrega.

Según el activista, el problema principal de EE.UU. es que la primera economía mundial importa mucho más de lo que exporta, consume mucho más de lo que produce y gasta mucho más de lo que gana.

 

El BRICS controla las funciones económicas del mundo

"Si eso no es una receta para un eventual colapso financiero, entonces no sé qué es. El BRICS es un gigante económico emergente y si continúa su curso actual llegará a poder controlar las funciones económicas del mundo", explica Michael Payne.

"Estas naciones del BRICS, en su intento por convertirse en el número uno, saben que para hacerlo deben tener una moneda propia fuerte para competir y, eventualmente, reemplazar el dólar estadounidense como moneda de reserva principal en el mundo. Por lo tanto, están utilizando sus propias monedas cada vez más en los acuerdos comerciales entre ellos y otras naciones", indica Payne.

"El BRICS, junto con Irán y Venezuela, también se encuentra en el proceso de establecer un nuevo banco central global que pondrá en marcha una nueva moneda, llamada bricso para oponerse al dólar. Este es un acontecimiento ominoso y una amenaza directa para el futuro del dólar", subraya.

El analista destaca que ignorar o rechazar este nuevo consorcio de los que no están en la misma liga que EE.UU. sería "un error monumental".

"El BRICS es un elefante económico en una habitación con potencial para relegar a EE.UU. a la segunda posición. Esas naciones observan cómo Estados Unidos sigue soportando un gobierno inepto, sin visión de futuro, un gobierno advertido muchas veces para que reduzca drásticamente los gastos militares, achique la escala del imperio militar masivo, restringa la impresión ininterrumpida de dinero fiduciario, detenga la hemorragia del sector manufacturero de EE.UU., y comience el proceso para poner fin a la dependencia estadounidense del dólares prestados de China, Japón y otras naciones", dice Payne.

"Pero estos burócratas tontos de Washington se niegan a escuchar y no pueden ver el choque financiero de trenes hacia el que se dirigen", agregó.

"Es hora de prestar atención a los numerosos avisos, el BRICS es un tsunami económico masivo que se avecina en el horizonte de EE.UU. y como gane poder y fuerza, no habrá nada que lo detenga", resume Payne.