“Sardegna in stato di guerra”: antimilitaristi pronti a manifestare a Capo Frasca

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5 ottobre 2022

La mobilitazione, sostenuta anche dall’organizzazione corsa “Core in Fronte”, dopo la notizia del via al “warfighiting, uno stato di allerta che precede quello di guerra”

 

Esercitazione a Capo Frasca (archivio L'Unione Sarda)

Esercitazione a Capo Frasca (archivio L'Unione Sarda)

 

"Non possiamo permettere che in Sardegna vengano preparate le guerre che infiammeranno lo scenario internazionale”. Con queste parole “A Foras”, movimento che raccoglie le organizzazioni, i comitati e le persone che si battono contro l'occupazione militare della Sardegna, torna a manifestare domenica 16 ottobre (dalle 12) a Capo Frasca.

 

La mobilitazione, sostenuta anche dall’organizzazione corsa “Core in Fronte”, dopo la notizia, in un documento prodotto dallo stato maggiore della difesa e riportato da A Foras, del via al “warfighiting, uno stato di allerta che precede quello di guerra”. In merito, si riporta dal documento dello stato maggiore, “viene disposto il rinvio di tutte le esercitazioni che non siano specificatamente indirizzate al mantenimento delle capacità operative”.

Il centro di tutto – sottolineano da A Foras – “sono i poligoni sardi. Le attività a Quirra, a Teulada e a Capo Frasca sono state intensificate. Se nella disposizione dello stato maggiore della difesa si legge che devono essere rinviate tutte le esercitazioni ‘superflue’ è evidente che quelle che si stanno tenendo in questi giorni siano indispensabili per l’aria di guerra che si respira in questi giorni”.

E quindi la manifestazione “contro l'uso della Sardegna e della Corsica in funzione della guerra, per un Mediterraneo di pace e per la sovranità popolare nelle nostre isole”.

“Tornare a manifestare è ancora più importante – sottolineano ancora da A Foras – dopo che, pochi giorni fa, è arrivata la richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero per i 5 generali, ex capi di Stato Maggiore, finiti sotto inchiesta per disastro colposo nel poligono di Teulada, appena un anno dopo l'assoluzione dei generali imputati nel processo di Lanusei”.

 

 

(Unioneonline/v.l.) da Unione Sarda