Riproponiamo uno scritto del 2014 ispirato dalle informazioni tratte dal mensile “La Contraddizione”

  • Stampa

Ottobre 2014

La Rivoluzione arancione

 

La penetrazione USA in Ucraina è un obiettivo strategico di lungo periodo per indebolire la Russia e data dal crollo dell’Unione Sovietica.

Il precedente tentativo di controllo statunitense del paese risale al 2003,”la sedicente rivoluzione arancione”.

Questo nuovo colpo di stato dell’inizio 2014, ha origine dall’urgenza di Washington di contrastare la crescente influenza russa nel Mediterraneo e in Europa.

Diviene così vitale, per gli USA, strappare all’influenza russa l’Ucraina.

L’Ucraina ha importanti giacimenti petroliferi di fronte alle sue coste, si affaccia sul Mar Nero e con la sua (ora ex) penisola di Crimea controlla il Mar Nero e controlla l’accesso della Russia al Mediterraneo. (La Crimea, del resto, è stata teatro di guerra tra l’imperialismo britannico e lo Zar per il medesimo motivo nel 1854).

L’urgenza degli USA di acquisire il controllo dell’Ucraina, ha origine alcuni anni fa, quando l’USGE-la geological survey (organizzazione scientifica degli USA) comunicò i risultati delle prospezioni energetiche nel Mediterraneo orientale a sud di Cipro.

Secondo tali prospezioni, sul fondale c’è una potenzialità di 1,7 miliardi di barili di petrolio e 3,7 miliardi di barili di gas.

Questa quantità di gas e petrolio aumenta di almeno 50 anni le riserve mondiali di energia fossile.

Oltre a Cipro (ma anche la Turchia le cui rivendicazioni sulla proprietà dei giacimenti

ciprioti derivano dall’invasione della parte Nord dell’isola nel 1974) gli stati di fronte alle cui coste si trovano i giacimenti sono: Siria, Libano, Israele, Gaza, Egitto.

Questo spazio marino che coinvolge tutti questi paesi è denominato “ Bacino del Levante”.

L’importanza geostrategica del Bacino del Levante è dunque elevatissima; la quantità di greggio e gas dei fondali del mediterraneo sud orientale, risolverebbero il problema energetico dell’Unione Europea e la sua dipendenza dal gas russo.

La Russia, fin dalle prime avvisaglie delle prospezioni, cercò di intervenire firmando con i paesi rivieraschi dei contratti bilaterali per la costruzione di infrastrutture e successive forniture di gas, in tal modo riuscirebbe  a canalizzare il flusso energetico verso i mercati asiatici.

Questo progetto di ampliamento del mercato del gas verso l’Asia è fortemente ostacolato dalla texana “NOBLE ENERGY”.

Quindi il controllo del Bacino del Levante” è di grande importanza.

Pensiamo ad alcuni fatti:

-Nicosia aveva un governo a guida comunista (Partito AKEL) che stava trattando con i russi contratti di sfruttamento dei giacimenti di petrolio e gas, la costruzione di un oleodotto e di un gasificatore, in più Cipro era sottoposta ad un attacco finanziario internazionale  e di fronte a questo attacco aveva chiesto aiuto alla Russia le cui banche avrebbero concesso prestiti ad un tasso di interesse molto inferiore a quello chiesto dalla BCE e senza condizioni politiche com’era avvenuto per la Grecia, il Portogallo e l’Irlanda.

Il rovesciamento del governo a conduzione comunista era diventato necessario per gli Euro-americani; e così avvenne e ora a Nicosia c’è un governo liberale che ha bloccato gli accordi finanziari e commerciali con la Russia.

Cipro ha così chiuso le porte alla Russia che però non si è data per vinta e ha operato su altri fronti siglando accordi con il Libano, la Siria ed i Palestinesi.

Andiamo per ordine, con l’autorità palestinese a Ramallah i russi hanno siglato un accordo per 1 miliardo di dollari annali con la Palestina Power Generation, per lo sfruttamento del gas dei giacimenti situati di fronte alla striscia di Gaza-

Questa è la base del recente accordo fra Hamas e Anp che ha scatenato l’esercito israeliano contro la striscia di Gaza.

Con la Siria a ottobre dello scorso anno, la Russia, con il gruppo SOYUNEFTGAZ, ha firmato un accordo per l’esclusiva di perforazione e produzione di greggio e gas per 25 anni su di un area di 2190 km. quadrati di fronte alle coste siriane.

Il sostegno russo ad Assad non è dunque relativo più solo all’importante accesso delle navi russe alla base navale di Tartas. E questo spiega l’intervento degli USA in Siria.

Il rovesciamento di Assad annullerebbe i contratti di sfruttamento dei giacimenti appena firmati con la Russia come pure l’accesso alla base navale di Tartas.

Per questo la CIA, con i metodi gia sperimentati in altre zone del mondo, ha scatenato la rivolta contro il regime di Assad anche utilizzando il fondamentalismo islamico, infatti la CIA non solo ha finanziato i ribelli anti Assad ma ha sostenuto e continua a sostenere il fondamentalismo islamico( oggi tanto deprecato).

Questa informazione è stata censurata in quasi tutti i paesi europei, benché sia stata confermata dal Dipartimento della difesa statunitense.

Fra l’altro l’invasato Bakr al-Baghdadi l’autoproclamatosi discendente del clan di Maometto e fondatore del sedicente “Stato Islamico califfato del Levante” è stato in prigione a Camp Bucca in Iraq (centro di detenzione USA) dal 2005 al 2009 quando fu liberato.

Fotografie che hanno fatto il giro del mondo, mostrano gli incontri fra il senatore Mac Cain e al Baghdadi.

La digressione sull’IS è necessaria per fornire un quadro geopolitica conseguente all’aggressione statunitense in Ucraina.

Per contrastare l’avanzata dell’IS in Siria e Iraq ora la crociata euro-statunitense rifornisce di armi i curdi e cerca forme di alleanza in Iraq e Siria (precedentemente i curdi iracheni  si difendevano dall’invasione islamica con armi cinesi tramite via Iran).

Solo una parte delle conseguenze sono, però, sotto gli occhi di tutti poiché non è ancora stata individuata la pericolosità della penetrazione del califfato nel vecchio continente.

Migliaia di giovani, molti minorenni, ed europei convertiti sono partiti per combattere in nome di Allah in Siria e Iraq.

Molti muoiono in combattimento, altri tornano in Europa e costituiscono cellule di supporto alla conquista europea da parte del mondo musulmano.

Questi militari hanno acquisito esperienza di combattimento e sono forniti di contatti e di mezzi per iniziare la guerra santa in territorio europeo.

Secondo fonti statunitensi il capo del califfato ha ricevuto dalla banca del Qatar 450 milioni di $ in contanti e in oro, altrettanti gli sono arrivati dal Kuwait, a questi vanno aggiunti i finanziamenti ricevuti dall’Arabia Saudita per centinaia di milioni di $, che gli permettono di avere i mezzi necessari per iniziare la guerra all’occidente cattolico.

2 milioni di $ sono invece le entrate derivate dalla vendita a metà prezzo di mercato (dai 25 a 60 a barile contro i 102 sul Brent a Londra) estratto dai giacimenti conquistati dalla jihad. A ciò va aggiunto che le forze dell’IS hanno catturato centinaia di mezzi militari statunitensi e milioni di $ in armamenti tecnologicamente avanzati di stanza in Iraq. Ancora non è, però, definibile quanto questa variabile potrà incidere o meno sul teatro di guerra ucraino coinvolgente l’Europa.

 

Per preparare le masse alla guerra è stato messo in campo il solito armamento propagandistico:

-  violazione dei diritti umani

-  nemico cattivo

- fabbricazione di provocazioni

- l’abbattimento dell’aereo malese con 298 persone a bordo da attribuire ai russi non

  ha sortito alcun effetto a causa della disastrosa gestione tecnica.

I 5 miliardi di $ USA per il finanziamento del colpo di stato nazista in Ucraina non sono stati sufficienti per portare l’intero paese sotto il tallone della NATO.

Ricordiamo anche che la Russia ha presentato la scorsa settimana una mozione all’ONU che condannava la glorificazione del nazismo.

115 stati su 193 dell’ONU hanno votato a favore

3 hanno votato contro ( Canadà, USA, Ucraina)

55 altre delegazioni si sono astenute, compresa quella della delegazione europea-

La mozione proposta dalla Russia condannava:

- i tentativi di negare l’olocausto

- esortava la Comunità Internazionale ad eliminare ogni forma di discriminazione

  razziale

- esprimeva preoccupazione per la glorificazione del movimento nazista e dei

  reduci delle Waffen- SS. 

 

Ottobre 2014