Pridnestrovie/Transnistria. Il Presidente della PMR replica alle distorsioni del nuovo governo moldavo della Sandu, sulla storia del conflitto fratricida

  • Stampa

https://novostipmr.com/sites/default/files/filefield_paths/053051048055057.jpg

La dichiarazione alla stampa di Vadim Krasnoselsky presidente della PMR, sulle dichiarazioni dei funzionari moldavi sulle cause del conflitto e sull'inizio della guerra nel 1992

Il giorno dell'inizio delle ostilità nel 1992 è stato segnato sia in Pridnestrovie che in Moldova il 2 marzo. Questa per ogni Pridnestroviano è una triste data: segna l'inizio della sanguinosa aggressione armata della Repubblica di Moldova contro il nostro pacifico popolo multinazionale e della guerra non dichiarata.

Le attuali élite politiche moldave hanno apparentemente dimenticato come sono realmente andati gli eventi e caratterizzano molto soggettivamente l'inizio della guerra di Pridnestrovia, definendola allo stesso tempo "una lotta per l'integrità della Moldova". È necessario chiarire ed essere guidati esclusivamente dai fatti. I fatti sono cose ferme come si sa.

Unod i questi leader politici ha dichiarato che la corruzione è stata la causa della guerra. Permettetemi di ricordare che il conflitto è iniziato alla fine degli anni '80 del secolo scorso, durante l'esistenza dell'Unione Sovietica. Il motivo del conflitto è stato proprio il fatto che il Parlamento della Moldova aveva adottato una risoluzione sulla proclamazione della lingua rumena come lingua di Stato e sul ritorno dell'alfabeto latino il 31 agosto 1989. A sua volta, la riva sinistra del Dniester, l’attuale Pridnestrovie ha chiesto di dare uno status uguale alla lingua russa (che la Moldova categoricamente rifiutò). 

Questo è un fatto storico il quale testimonia che il punto non è in alcuni leggendari interessi corrotti, ma unicamente nella negazione a una parte del popolo del diritto di parlare la lingua madre.

Quanto alla tesi dei politici moldavi secondo cui la Moldova ha difeso “l'integrità del Paese” nella guerra moldavo-pridnestroviana, la tesi non è nemmeno dubbia, ma falsa. 

Vorrei far notare a questi politici moldavi due documenti molto importanti, che sono stati adottati anche dal parlamento moldavo. 

Tutte le conseguenze politiche e legali del patto Molotov-Ribbentrop furono  riconosciute come nulle, dalla dichiarazione sulla sovranità della Repubblica di Moldova, adottata dal parlamento il 23 giugno 1990 e quindi giudicata illegale anche la creazione della Repubblica Socialista Sovietica della Moldavia illegale. L'élite politica moldava deve ricordare il documento più importante del paese: la Dichiarazione di indipendenza della Repubblica di Moldova, adottata dallo stesso parlamento il 27 agosto 1991 che confermava l'illegalità della creazione della SSR moldava nell'agosto 1940. Voglio ancora ricordare ai politici moldavi che la SSR moldava è stata creata unendo la Bessarabia al MASSR che esisteva già dal 1924 (cioè l'attuale Moldova oggi Pridnestrovie). Anche questo è un dato di fatto. 

Se il parlamento della Moldova decide sull'illegalità di questa fusione, si creano così chiari motivi legali e di diritto per l'autodeterminazione della gente di Pridnestrovie e la scelta del loro futuro. Tutto questo ha creato così chiare basi legali per l'autodeterminazione del popolo di Pridnestrovie e la scelta del proprio futuro. Di conseguenza, l'abbiamo fatto.

Quindi fu il parlamento moldavo separatista (e non i Pridnestroviani) a distruggere l'integrità della SSR moldava, sancendo ufficialmente e giuridicamente questo atto nel documento più importante dello stato. L'élite moldava si è rendeva conto dei rischi di ciò che poteva accadere dopo che la decisione era stata presa, ma ha continuato le sue azioni avventuriste. L'invasione armata e l'aggressione contro Pridnestrovie sono diventate un errore tragico e fatale. Così facendo i politici moldavi separatisti hanno tentato disumanamente di occultare le conseguenze delle loro decisioni miopi, con il sangue del popolo pridnestroviano.

Il 2 marzo 1992 è considerato l'inizio dell'aggressione contro la popolazione di Pridnestrovie. Permettetemi di ricordarvi cosa è realmente accaduto quel giorno nel distretto di Dubossary. Le forze speciali moldave attaccarono le case degli ufficiali dell'ex 14° Reggimento dell’esercito a Cochieri, dove vivevano anche donne e bambini, al cui soccorso non andarono i soldati del 14° esercito, ma i miliziani di Pridnestrovie, tra l'altro. Il maggiore V. Voronkov morì eroicamente durante lo scontro, difendendo donne e bambini, coprendo con il petto una granata lanciata contro i civili in ritirata. Questo è un fatto  documentato e indiscutibile. Ora i politici moldavi affermano In alcune fonti, che la Russia rappresentata dall'ex 14a armata attaccò la Moldova. È una falsità. La 14a armata non era ancora passata sotto la giurisdizione della Federazione Russa nel marzo 1992 (ciò fu fatto in seguito) e non partecipò alle ostilità. Questo è un fatto incontestabile.

Il 19 giugno 1992 è un'altra data tragica per i Pridnestroviani, l'inizio dell'invasione delle unità militari della Moldova a Bendery. C'era la cosiddetta missione civile e osservatori ai limiti della città di Bendery in quel momento. Pochi giorni prima, il parlamento moldavo aveva preso una decisione per una soluzione esclusivamente pacifica al conflitto di Pridnestrovie. La città di Bendery era stata lasciata dai miliziani e riaperta dopo questa decisione. I posti di blocco furono stati rimossi dagli accessi e dalle uscite della città. Le unità militari della Moldova entrarono a Bendery da tre direzioni: Kishinev, Varnitsa e Caushany, seminando morte e distruzione nella città, in chiara violazione di quella decisione parlamentare.

È sufficientemente ovvio, che era impossibile preparare l'invasione e mobilitare volontari dell'esercito moldavo in tre giorni. Ci vuole almeno un mese. Conclusione: la leadership politica della Moldova aveva già deciso un azione per l'invasione militare della città pacifica, durante l'adozione della decisione da parte del parlamento. Anche questo è un dato di fatto.

Va sottolineato il modo in cui gli osservatori civili dopo i primi colpi a Bendery semplicemente fuggirono e alcuni di loro dovettero essere evacuati dalla città.

Oggi, il nuovo governo moldavo ritorna sull’argomento chiamando difensori dell'integrità territoriale della Moldova coloro che avevano combattuto contro la Pridnestrovie, sebbene in realtà a quel tempo, non esistesse legalmente uno stato integrale negli ex confini della SSR moldava, sulla base delle dichiarazioni adottate dal parlamento moldavo. Cioè, la leadership moldava 29 anni fa ha cinicamente ingannato i suoi militari, mandandoli a difendere qualcosa che non esisteva più legalmente e di fatto. Anche questo è un dato di fatto. I politici moldavi oggi continuano a ingannare i loro cittadini, che sono stati usati cinicamente e che hanno pagato con la vita in nome delle ambizioni altrui sotto lo slogan di valori inesistenti, a giudicare dalle dichiarazioni.

Persone pacifiche sono state uccise a seguito dell'aggressione moldava alla Pridnestrovie: donne, bambini, anziani e difensori di Pridnestrovie. Gli autori del genocidio contro il popolo pridnestroviano non sono stati mai stati citati né puniti. Gli attacchi di nazionalisti che minacciano di uccidere cittadini pridnestroviani sollevano timori. L'ultima decisione della Corte costituzionale della Moldova sulla lingua russa è deplorevole. L'assoluto ritorno al passato della leadership della Moldova e delle forze di sicurezza, la mancanza di reazione allo sciovinismo, l'intolleranza nazionale e simili dichiarazioni con un  senso minaccioso, provocano incomprensioni.

I politici moldavi, tra l'altro, per qualche motivo dimenticano costantemente di ringraziare la Russia, per il fatto che l'introduzione del contingente russo di mantenimento della pace ha effettivamente salvato l'esercito moldavo da perdite e salvato molte vite umane, comprese le vite di coloro che oggi in varie manifestazioni soffiano sull'odio,lanciando minacce contro tutti, i russi e i Pridnestroviani.

I funzionari moldavi parlano molto della lotta alla corruzione. Ma purtroppo, cosa vediamo nella pratica? La Moldova dalla la sua esistenza, è ricordata per l'aggressione armata contro Pridnestrovie, l'omicidio di civili, la migrazione di oltre un milione di cittadini, il furto di un miliardo, il famigerato riciclaggio di denaro, le continue crisi politiche e gli scandali. 

L'élite politica moldava avrebbe tante cose da fare, da pensare, su cosa lavorare. Ma, a quanto pare, è più facile per loro nascondere i loro problemi interni, sotto il cosiddetto problema pridnestroviano e speculare sul tema della guerra passata, dell'integrità inventata della Moldova e giocare sui sentimenti di coloro che furono spinti al massacro nel 1992.

Occorre ricordare le lezioni del passato e costruire il futuro, continuare il dialogo politico, evitare aggressioni, evitare la pratica di coprire i problemi interni moldavi con il fattore pridnestroviano esterno. 

Solo un approccio così costruttivo e responsabile, può dare un vero impulso positivo alla normalizzazione del nostro rapporto.

 

Da Novostipmr   03/03/21

 

Traduzione e a cura di Enrico Vigna per

Pridnestrovie/Transnistria NOTIZIE

 http://www.civg.it/images/39/PriednNotMarzo_corr/PriednNotMarzo_corr_image001.png            http://www.civg.it/images/39/PriednNotMarzo_corr/PriednNotMarzo_corr_image002.png          http://www.civg.it/images/39/PriednNotMarzo_corr/PriednNotMarzo_corr_image003.png