Abolire tutte le bombe atomiche: entra in vigore il trattato

22 Gennaio 2021

Giornata di Festa per l’entrata in vigore del Trattato TPNW: le iniziative di “Italia, ripensaci” per venerdì 22 gennaio 2021

 

Disarmo nucleare

L’entrata in vigore del Trattato per la messa al bando delle armi nucleari (TPAN) del 22 gennaio è un punto di partenza.

L’obiettivo finale è liberare l’umanità dall’incubo atomico, smantellare tutte le testate, rendere immorale e illegale il loro possesso. Ci sono 15000 ordigni negli arsenali nucleari, ognuno almeno 10 volte più potente delle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Un pericolo costante che minaccia la vita del pianeta.

Il Trattato proibisce agli stati di sviluppare, testare, produrre, realizzare, trasferire, possedere, immagazzinare, usare o minacciare di usare gli armamenti atomici, o anche solo permettere alle testate di stazionare sul proprio territorio, e di assistere, incoraggiare o indurre altri paesi ad essere coinvolti in tali attività proibite. Le nazioni che già possiedono armi di questo tipo, e che aderiscono al Trattato, devono impegnarsi a distruggere i propri arsenali in accordo con un piano definito e legalmente vincolante; le nazioni, come l’Italia, che ospitano armi atomiche sul proprio territorio dovranno rimuoverle entro una data stabilita.

I 50 stati che hanno già adottato il Trattato sono i pionieri di un accordo che deve diventare globale.

Sono solo 6 gli stati europei che l’hanno finora approvato e ratificato: Austria, Irlanda, Malta, San Marino, Liechtenstein, Città del Vaticano.

La forza del Trattato sta nel fatto che ha mobilitato milioni di persone, movimenti, parlamenti, governi, singoli attivisti per il comune obiettivo del disarmo. Ora c’è una norma internazionale che dà loro ragione. Alla fine, anche le potenze distruttive dovranno cedere e imboccare la via della pace. Infatti la storia dimostra come la proibizione di certe tipologie di armamenti faciliti i passi avanti verso la loro totale eliminazione; le armi rese illegali dai Trattati internazionali vengono sempre più viste come illegittime e perdono reputazione, le industrie trovano difficoltà nella produzione e le banche spostano i loro fondi su altri prodotti: è accaduto con le armi chimiche e biologiche, con le mine antiuomo, con le bombe a grappolo. Accadrà anche con le armi atomiche.

Ora vogliamo anche che il nostro paese, l’Italia, si assuma le proprie responsabilità, assumendo una posizione non subalterna alla potenza atomica americana, e si aggiunga agli Stati che hanno ratificato il Trattato che entra in vigore dal 22 gennaio 2021.

I passi fatti fino ad oggi sono importanti per l’uscita dalla preparazione delle guerre. Questa è la strada su cui continuare.

 

Alcune note e sul Trattato TPNW e sulla sua entrata in vigore

 

Alcune note e sul Trattato TPNW e sulla sua entrata in vigore

 

Punti chiave di questo risultato storico

  • Anche gli Stati che si sono rifiutati di aderire al TPNW sono comunque in qualche modo coinvolti dalla sua entrata in vigore e dall’esistenza, da oggi, di una norma internazionale riconosciuta di proibizione delle armi nucleari
  • I precedenti trattati di disarmo hanno portato a un cambiamento di comportamento anche nei Paesi che si sono rifiutati di aderire.
  • Decenni di attivismo hanno raggiunto quello che molti dicevano fosse impossibile: le armi nucleari sono vietate. La democrazia ha trionfato, la stragrande maggioranza delle persone nel mondo sostiene il TPNW.
  • Da oggi aderiranno altri Stati, come è successo con l’entrata in vigore di ogni altro Trattato di questo tipo.

Cosa cambierà

Ci sono diversi modi in cui tutti gli Stati saranno interessati nei mesi ed eventualmente negli anni successivi all’entrata in vigore, non solo quelli che hanno ratificato il Trattato. L’attivismo è la chiave per far progredire questi impatti.

Cosa diventa illegale esattamente?

Il Trattato TPNW proibisce specificamente l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, il possesso, l’immagazzinamento, il trasferimento, la ricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari. Il Trattato rende illegale per i paesi che lo firmano permettere qualsiasi violazione nella loro giurisdizione o assistere, incoraggiare o indurre qualcuno ad impegnarsi in una di queste attività. Il Trattato rafforza la norma contro le armi nucleari come primo strumento legale per vietarle.

Per ulteriori informazioni sulle implicazioni legali, leggere il documento informativo di ICAN.

Impatto sulle alleanze militari

Gli Stati che non sono parte di alleanze militari con gli Stati firmatari possono essere interessati dall’entrata in vigore del TPNW se gli Stati firmatari sono tenuti a modificare la loro cooperazione con gli Stati dotati di armi nucleari e con quelli alleati a causa dei loro obblighi derivanti dal trattato. Ad esempio, mentre i membri della NATO possono aderire senza problemi al TPNW per essere in regola una volta entrato in vigore questi Stati dovranno rinunciare all’uso di armi nucleari per loro conto.

Impatto sulla produzione e sull’uso

Gli ultimi decenni insegnano che con l’entrata in vigore di altri Trattati di proibizione di armamenti la produzione di armi vietate tra gli Stati che ne fanno parte e gli Stati che non ne fanno parte è praticamente cessata. Ad esempio aziende statunitensi che producono munizioni a grappolo negli Stati Uniti hanno cessato la produzione da quando è entrato in vigore, nonostante gli Stati Uniti non ne siano parte.

Lo stesso avviene per quanto riguarda uso e trasferimento: dopo l’entrata in vigore del Trattato sulle mine anti-persona i circa 34 Stati che hanno esportato mine terrestri hanno cessato tutti i trasferimenti (nonostante non abbiano aderito al Trattato). Gli Stati Uniti hanno modificato la loro posizione sulle mine terrestri e sulle munizioni a grappolo dopo l’entrata in vigore di questi trattati.

L’entrata in vigore di precedenti divieti su specifiche armi (ad esempio per quanto riguarda le mine anti-persona o le munizioni a grappolo) ha portato a cambiamenti concreti ed evidente anche nella produzione, nelle politiche di utilizzo e nel trasferimento di queste armi anche nell’ambito di Stati non partecipanti a tali norme internazionali. Ciò avverrà anche per il TPNW inquinato alcune aziende hanno già iniziato ad adeguarsi a questo nuovo panorama giuridico.

Cosa significa questo per gli istituti finanziari?

Poiché l’assistenza è proibita dal Trattato, per molti Stati ciò significherà come in altri casi che il finanziamento o l’investimento nella produzione di armi nucleari venga considerato una violazione. Gli istituti finanziari spesso scelgono di non investire in “attività su armi controverse”, che sono tipicamente armi proibite dal diritto internazionale. L’entrata in vigore del TPNW colloca chiaramente le armi nucleari in questa categoria e probabilmente innescherà ulteriori disinvestimenti. Inoltre, gli Stati parte possono impartire direttive alle istituzioni finanziarie sotto la loro giurisdizione per la cessione da parte di società che producono l’arma proibita in Stati non parte. In previsione dell’entrata in vigore del TPNW, alcune istituzioni finanziarie, tra cui ABP, uno dei cinque maggiori fondi pensione del mondo, hanno già deciso di non investire più in produttori di armi nucleari.

Pressione internazionale

Gli Stati parte di questo Trattato TPNW avranno ora l’obbligo di sollecitare altri Stati ad aderire e dovranno lavorare per l’universalizzazione del Trattato. Ciò significa che non solo i cittadini, ma anche la pressione dei pari da parte di altri Governi aumenterà nel tempo, durante le visite di Stato, nelle discussioni bilaterali e multilaterali, in una vasta gamma di diversi organi delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali, in altri organi e incontri di Trattati, ecc.

Anche a causa di questa crescente pressione politica e normativa, i Paesi che si oppongono a un Trattato al momento della sua adozione hanno aderito a norme internazionali dopo la loro entrata in vigore. Dato il grande sostegno pubblico al TPNW in molti paesi che non vi hanno ancora aderito anche questi Paesi potrebbero seguirne l’esempio.

 

Da Retepacedisarmo.org