CIVG INFORMA n°15

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A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.


 

Atac: Occupata La Sede Di Via Prenestina 145. Gli Autisti Sul Tetto, Basta Con Gli Stipendi Faraonici Ai Dirigenti, Difendiamo Il Diritto Alla Mobilità

 

Se si parla di emergenze ambientali, la prima cosa che viene in mente è l’aria che respiriamo perché è quella più inquinata e meno «visibile». Ci sono, però, molte altre emergenze, grandi e piccole, più o meno nascoste, che costituiscono minacce gravi per la salute e per l’ambiente. Tra queste, l’amianto è il killer più subdolo perché è causa di moltissime vittime, il cui effetto si manifesta con tempi lunghissimi di latenza. La cronaca degli ultimi giorni ha portato alla luce il degrado ambientale dell’area comunemente nota come ex-Cip zoo, sita nella zona industriale di Rossellino a Potenza, dove un comitato di cittadini insieme ad attivisti del Movimento 5 Stelle ha manifestato e protestato per le condizioni allarmanti dei prefrabricati ancora abitati e dei capannoni dismessi le cui coperture sono realizzate in eternit, manufatto con un contenuto in amianto crisotilo del 12÷18 %.

In Regione esistono molti siti contaminati, accanto ad aziende nelle quali giovani lavoratori continuano ad operare; esistono «siti di interesse nazionale», vere bombe ecologiche, spesso all’interno di centri urbani, che aspettano, di essere disinnescate (si pensi all’area dell’ex Liquichimica Meridionale S.p.A.). L’amianto è presente nei tetti delle case, delle scuole, negli ospedali, nel terreno, nell’acqua.

Esistono le “morti dimenticate” le cui vedove inconsapevoli della causa di morte dei propri coniugi non hanno saputo o potuto far valere i propri diritti, impegnate a crescere figli piccoli prive del più elementare sostentamento...LEGGI TUTTO

 

 


 

Scozia Indipendente: No All’euro, Meglio Tenere La Sterlina

Nelle prime schermaglie sul referendum, la campagna per il No ha fatto parecchio rumore sostenendo che la Scozia sarà costretta ad adottare l’euro e che il governo britannico dovrebbe impedire alla Scozia, come Paese indipendente, di continuare ad utilizzare il pound (la sterlina) come valuta. Rimane una delle principali domande che viene posta quando si parla d’economia e d’indipendenza ma il fatto evidente è che né l’Ue, né il governo del Regno Unito o la Banca d’Inghilterra hanno la capacità di influenzarne gli esiti.

No all’Euro, anche se lo volessimo

Al fine di poter adottare l’euro un Paese ha bisogno che la sua moneta si impegni nell’Exchange Rate Mechanism (ERM) per due anni. La Scozia non ha una moneta propria per impegnarsi nel meccanismo di cambio, e dato che la Scozia ha in programma di mantenere la sterlina, non può quindi adottare l’euro anche se lo volessimo, e di certo non può essere costretta a farlo. Alistair Darling ha detto che avremmo dovuto aderire nuovamente all’Ue dall’esterno, e che questo significherebbe essere costretti all’euro, ma questa è un’affermazione imprecisa, anche David Cameron non ha potuto fare a meno di giudicarla sbagliata.

Non veramente indipendenti?

Infine, si è sostenuto che la Scozia non sarebbe indipendente se mantenesse la sterlina, tuttavia Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio… hanno una moneta comune e sono indipendenti l’uno dall’altro, la lista è quasi infinita. Anche se la Scozia non fosse in grado di fissare i tassi di interesse indipendenti, tutti gli altri strumenti fiscali più facilmente utilizzabili sarebbero a disposizione del governo scozzese, e il tasso di interesse comune aiuterebbe anche le economie nazionali inglesi e delle altre nazioni domestiche.....LEGGI TUTTO

 


L’imbroglio dei libri digitali nella scuola

Su alcuni quotidiani vi è chi si spertica in avveniristici progetti di classi 3.0 con lavagne digitali e banchi interattivi, quando la maggioranza delle scuole italiane cade a pezzi, non ha il wi-fi, a volte nemmeno un computer più o meno connesso a internet in sala professori.

A ciò si aggiunge la storia dei libri digitali nella scuola, davvero farsesca. Non solo perché molti professori usano la versione cartacea e danno indicazioni agli studenti come se la versione digitale fosse ugualmente cartacea, salvo che poi a volte le pagine non corrispondano, con evidenti complicazioni fantozziane, ma anche perché le famiglie sono obbligate a comperare il libro digitale, pagandolo più o meno come il cartaceo, ma non lo possono rivendere, né tenerlo, alla fine dell’anno scolastico. Come compare a settembre sul tablet, così il libro scompare a giugno. Un assurdo che nega due diritti ai ragazzi e alle loro famiglie, ovvero quello di conservare alcuni libri e di rivenderne altri. Una astuta furbata degli editori scolastici. Se fosse stato così ai miei tempi, la Divina Commedia tutta appuntata delle superiori non l’avrei potuta usare all’università…LEGGI TUTTO

 

 


Manifestazione "5 days for the Cuban 5" a Washington

Gianni Vattimo sarà presente alla cinque giorni di manifestazione per la liberazione dei Cuban Five che si terrà a Washington dal 30 maggio al 5 giugno. Insieme all'europarlamentare IdV/Alde ci saranno molti altri intellettuali, politici, scrittori, artisti ed esponenti della società civile e delle organizzazioni internazionali.

L'evento che si terrà tra pochi giorni a Washington DC a favore degli agenti dell'antiterrorismo cubano incarcerati da 12 anni negli Stati Uniti "sarà il più importante del 2013 a sostegno della loro causa, organizzato proprio nel cuore dell'impero", ha affermato il portavoce di un gruppo di solidarietà cubano.

All'incontro in programma dal 30 maggio al 5 giugno saranno presenti famosi intellettuali, politici, scrittori, artisti, avvocati, sindacalisti, leader religiosi e molti altri sostenitori della causa, come dichiarato dal Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque Cubani. Questo è il secondo "5 days for the Cuban 5" che il Comitato organizza a Washington DC.

"Per capire quanto sia importante l'appoggio a Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González, basta guardare al numero dei partecipanti all'evento" hanno affermato Graciela Ramirez e Alicia Jrapko in un'intervista telefonica con l'agenzia di stampa Prensa LatinaLEGGI TUTTO

 


 

Ortaggi al tuolene e grano all’amianto a Caivano. Il commento di Antonio Marfella

È ancora Caivano lo scenario dello scempio di una malavita senza scrupoli, che avvelena terreni agricoli destinati alla coltivazione di ortaggi, nascondendo nel suolo rifiuti pericolosissimi per la salute. Si tratta dell’ennesimo ritrovamento delle prove dello sversamento illecito di rifiuti tossici. Dopo il caso del campo di cavolfiori avvelenato, di qualche mese fa, adesso è la volta di un campo coltivato a broccoli, che è stato sequestrato ieri dalla Guardia Forestale a Caivano, a nord di Napoli.

La forestale ha messo sotto sequestro un’area di circa 20 mila metri quadrati, in cui c’è stato il ritrovamento shock di un pozzo usato per l’irrigazione, inquinato con sostanze cancerogene come il manganese, floruri e addirittura un idrocarburo della classe degli alchilbenzeni, il toluene.

Questa sostanza, usata come solvente nelle lavorazioni industriali, è altamente corrosivo e viene conservato in recipienti di vetro in quanto è in grado di sciogliere anche la plastica. Da una rapida ricerca su Internet, leggiamo: “Il toluene danneggia i nervi, i reni e probabilmente anche il fegato. L’inalazione dei suoi vapori produce sintomi di stanchezza, nausea, confusione, disturbi alla coordinazione dei movimenti e può portare alla perdita di coscienza. Un contatto regolare può produrre un’intossicazione dagli effetti euforizzanti. I vapori di toluene hanno un effetto narcotico a carico degli organi respiratori”… LEGGI TUTTO

 



Anno 2013: la “partita” strategica per la ricolonizzazione del Vicino Oriente ha inizio.

3. Siria. Una guerra per procura finalizzata al controllo del Vicino Oriente e dell'Eurasia. I piani strategici dell'imperialismo e la reale situazione sul terreno nel quadro di una vasta operazione di infowar.

Stante le informazioni raccolte dai più autorevoli esperti di politica internazionale non omologati alla folta schiera di giornalisti embedded alle ragioni delle potenze neo-colonizzatrici, per quel che concerneva la questione siriana, «la dolorosa verità alla quale il segretario di Stato John Kerry s'era finalmente rassegnato era che tutte le soluzioni in Siria costituivano una sconfitta per gli Stati Uniti, per l'Occidente colonizzatore, per le petromonarchie e per la Turchia. Così, Washington e i suoi ausiliari tentavano di aggirare questa soluzione annunciando la loro intenzione di armare i gruppi terroristici e minacciando di allargare il campo di battaglia prima di sedersi al tavolo dei negoziati in un vertice russo-americano di cui la data era prevista a breve termine [probabilmente entro il giugno 2013, ndr], secondo fonti diplomatiche»[1]. La sostanziale «doppiezza» della diplomazia statunitense, da un lato impegnata a sostenere e ad armare i cosiddetti «ribelli» e dall'altro consapevole dell'imprescindibile ruolo di interlocutore del «regime siriano», veniva esaminata con puntualità da Ghaleb Kandil, il quale scriveva:…LEGGI TUTTO

 


 

 USB Coop Campania: battaglia vinta contro tutto e tutti

Napoli – martedì, 28 maggio 2013

La battaglia iniziata da USB per dire no all'imprenditoria privata ed a salvaguardia dei livelli occupazionali è stata vinta contro l'ignavia dei consiglieri di amministrazione, contro la complicità delle segreterie dei sindacati confederali ma soprattuttio contro la miopia politica e gestionale dei vertici Unicoop.

 La vertenza dei lavoratori Coop della Campania è l’esempio della riappropriazione di sovranità degli stessi sulle burocrazie sindacali che, in complicità con Unicoop Tirreno, hanno tentato di svendere ad un privato la storia della cooperazione in Campania, i diritti dei lavoratori ed il concetto stesso di democrazia.

 Dopo aver abbattuto il muro di omertà che copriva la trattativa grazie alla partecipatissima conferenza stampa, trasformatasi in assemblea, del 19 novembre 2012 indetta dall'USB Lavoro Privato a Napoli che ha fatto emergere le contraddizioni della COOP in Campania, si sono susseguite iniziative e scioperi senza sosta, un referendum che ha visto la vittoria schiacciante dei non approvo con oltre il 90% ed ha fatto emergere la complicità delle organizzazioni sindacali concertative con i piani aziendali e il loro totale abbandono di una qualsiasi prospettiva di conflitto. Tutto già visto alla FIAT, solo che qui, come al San Raffaele di Milano, la stragrande maggioranza seguendo le indicazioni dell’USB ha detto NO…LEGGI TUTTO

 


 

Ilva: Operai Mof Occupano Spesal Di Taranto

 Vogliamo risposte sulle indagini dopo la morte di Claudio Marsella

Taranto – giovedì, 30 maggio 2013

Una delegazione di operai dell’ILVA reparto MOF, (Movimento Ferroviario) appartenenti alla USB Lavoro Privato, ha occupato lo SPESAL ASL di TARANTO.

La delegazione chiede risposte concrete sulle indagini eseguite dopo la morte sul lavoro di Claudio Marsella, l’operaio del MOF deceduto il 30 ottobre scorso, e sulla scadenza dei termini delle prescrizioni all’ILVA da parte della ASL stessa, anche in relazione all’accordo del 10.11.2010, firmato da Ilva, Fim, Fiom e Uilm, che secondo l’USB crea i presupposti di una mancanza di sicurezza sul lavoro per MOF.

Dallo scorso 27 febbraio lo SPESAL avrebbe dovuto dare risposte a seguito di due incontri ufficiali avvenuti nella sede dell’ente, al cui tavolo erano seduti l'USB e i rappresentanti di INAIL e Ispettorato del lavoro..…LEGGI TUTTO

 


 

 Sulla prevenzione dei conflitti

Il Problema della Prevenzione dei conflitti è un problema vastissimo con molteplici sfaccettature. La Prevenzione dei conflitti è in genere desiderabile, ma non sempre. Basti pensare che l'Italia è una repubblica nata (ufficialmente) dalla Resistenza. Cioè dalla lotta contro fascisti e nazisti e quindi da un conflitto. Non è dubbio che un conflitto come questo venga valutato positivamente e non sia tra quelli da prevenire. L'uso della violenza in conflitti di genere è accettato, anche se ovviamente è auspicabile il minimo possibile uso della violenza. In genere la violenza delle forze di polizia è accettata e così la violenza delle forze Partigiane nell'intesa che liberino da una oppressione. Ed anche quelle di un esercito di liberazione in cui la violenza è applicata a fini legittimi e giustificati sul piano etico. L'uso della violenza potrà essere ridotto al minimo accentuando un comportamento basato in larga misura sull'astuzia, cioè un comportamento strategico. La strategia può definirsi come ciò che è in grado di piegare la forza (i lillipuziani piegano Gulliver con una mossa strategica). Dunque nella Prevenzione dei conflitti si introduce il problema della riduzione della violenza e quindi dei comportamenti strategici. Stabilito che occorre distinguere tra conflitti da evitare e conflitti da auspicare ( al limite si accetta perfino l'idea del tirannicidio!)  si tratta di individuare misure per prevenire quei conflitti che si ritengono da evitare. Per far ciò occorre studiare le cause dei conflitti. Ciò concerne una materia amplissima che riguarda oltre la sociologia, l’economia, la psicanalisi, la psicologia, la filosofia..…LEGGI TUTTO