Putin ricorda all’occidente: “Coloro che ignorano la storia, sono condannati a ripeterla!”.

(Strategic Culture Foundation) 1 gennaio 2020  

 

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Mentre l’Unione Europea a guida tedesca si sforza comicamente di scaricare i crimini nazisti sulla coscienza della Russia, Putin ricorda alcuni semplici fatti allo smemorato occidente: Francia e Inghilterra scesero a patti con i nazisti ben prima dell’URSS, ammiravano i politici Mussolini e Hitler e ne condividevano le idee sull’eugenetica. Chi usa l’antinazismo ai propri fini politici, salvo poi appoggiare i gruppi di veri neonazisti in Ucraina, è destinato a ripetere gli errori del passato.

 

 

Il Presidente Putin ha recentemente suscitato un vespaio ricordando alle nazioni occidentale la loro complicità nel sostenere l’ascesa del Nazismo, molto prima che venisse firmato il patto Molotov-Ribbentrop il 23 agosto del 1939.

 

Ma cosa ha riguardato esattamente questo vespaio?

 

Tra il 19 e il 24 dicembre, Putin ha parlato in diverse occasioni del pericolo di una  rinascita del fascismo in Europa apostrofando l’allora ambasciatore polacco in Germania, Józef Lipski (1934-1939), come “Feccia e maiale antisemita, non c’è altro modo di descriverlo… Condivideva i sentimenti anti-semiti di Hitler e  promise addirittura di erigere un monumento a Varsavia per celebrare la persecuzione del popolo ebraico”.

 

Putin ha pronunciato queste parole più che altro per sottolineare la grande ipocrisia nascosta sotto la forma di una Risoluzione del Parlamento Europeo, adottata il 17 settembre, che chiedeva agli Stati Europei di riconoscere ufficialmente che il Patto di non aggressione russo-tedesco del 1939 (chiamato Patto Molotov-Ribbentrop) fu l’unica causa della Seconda Guerra Mondiale! L’attuale governo polacco ha dimostrato di essere uno dei sostenitori più sfegatati di questa risoluzione, cosa particolarmente pericolosa in quanto è anche uno dei membri NATO di maggiore importanza strategica e che ospita lo scudo balistico antimissile (ABM) nel suo territorio, come parte della dottrina militare di “Dominio a Completo Spettro predicata dagli utopisti militare industriali della NATO e del “Deep State” americano.

 

Putin ha ricordato ai suoi ascoltatori che la vera responsabilità della guerra dovrebbe essere attribuita a quelle potenze europee che avevano già firmato patti di non aggressione con Hitler molto prima della Russia, a cominciare dall’Accordo di Monaco del 1938 tra la Francia, l’Inghilterra e la Germania, che avrebbe permesso più tardi l’annessione tedesca della Cecoslovacchia. Su questo punto, Putin ha detto: “Facciamogli leggere i documenti storici, così che possano vedere che l’accordo di Monaco fu firmato nel 1938: i leader dei più importanti paesi europei – la Francia e il Regno Unito – firmarono un accordo con Hitler per dividere la Cecoslovacchia”. Il leader russo ha continuato dicendo E’ gente come questa che ha negoziato con Hitler – è gente come quella che oggi sta distruggendo i monumenti ai soldati che ci hanno liberato dal nazismo, soldati dell’Armata Rossa che hanno liberato l’Europa e i popoli europei dai nazisti”.

 

Il riferimento di Putin alla “distruzione di monumenti” faceva diretto riferimento alla Polonia, che si è distinta come il più entusiasta tra i distruttori di monumenti pro-sovietici dedicati alla Seconda guerra mondiale negli ultimi 30 anni. Dal 1989, centinaia di questi monumenti sono stati abbattuti e, nonostante  ne rimangano ancora 200, il loro futuro è in grande pericolo, dato che il clima anti-russo è a un massimo storico. Altre nazioni che facevano parte del Patto di Varsavia e che hanno seguito le stesse orme nella distruzione di monumenti pro-russi negli ultimi anni sono lo stato neonazista dell’Ucraina, la Repubblica Ceca e la Bulgaria.

 

Ora, aggiungerò un’altra verità scomoda che è stata sollevata dagli avvertimenti di Putin: la posizione filonazista dell’ambasciatore polacco e le politiche filonaziste da parte di Inghilterra e Francia non erano casi isolati negli anni che precedettero la Seconda Guerra Mondiale. Il fatto è che l’eugenetica come quasi-scienza razzista aveva ottenuto un’adesione semi-religiosa da buona parte dell’establishment politico e scientifico occidentale durante gli anni ’20 e ’30, con sostenitori di spicco, in Inghilterra, quali Sir Winston Churchill, il fascista britannico Sir Oswald Mosley e Re Edoardo VIII, che vantavano l’importanza della “purificazione della razza”.

 

Churchill nel 1933 definì Mussolini “il più grande tra i legislatori” e nel 1938 disse: “se l’Inghilterra dovesse subire un disastro nazionale, dovrebbe pregare Dio che invii un uomo dalla forza mentale e dalla volontà di Adolph Hitler”.

 

Il regime francese di Vichy aveva abbracciato l’eugenetica sotto la guida del fanatico antisemita Feldmaresciallo Pétain, che non vedeva l’ora di collaborare coi Nazisti.

Viene facilmente dimenticato che perfino le leggi tedesche sulla sterilizzazione furono modellate sulle leggi eugenetiche americane e canadesi, che erano già in vigore da decenni.

Si tratta di un affare un po’ imbarazzante per l’occidente che le Fondazioni Rockefeller/Carnegie abbiano riversato soldi nelle università occidentali e tedesche sin dal 1912 per legittimare la “scienza della purificazione razziale”, una copertura per il “controllo della popolazione”.

 

Infine, non dimentichiamo che la stessa Wall Street e le banche della City di Londra che oggi spingono per un governo fascista globale mondiale avevano entusiasticamente riversato delle fortune nei forzieri di guerra fascisti durante il decennio che precedette la Seconda Guerra Mondiale.

 Quindi, quando Putin evidenzia l’ipocrisia delle nazioni occidentali, cieche alle lezioni del loro passato, non è preoccupato tanto del passato, quanto perché sa che coloro che ignorano la loro vera storia sono condannati a ripeterla.

 

Da vocidallestero