9 maggio Giorno della Vittoria sul nazifascismo nei paesi dell’ex Jugoslavia

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Scritto da Enrico Vigna

Il “Reggimento Immortale” - maggio 2019

Popoli e paesi dove la coscienza e la memoria storica hanno radici PROFONDE.

Il "Reggimento Immortale" marcia anche nei paesi dell’ex Jugoslavia

SERBIA. Belgrado:

“…In Europa, i bambini a scuola nei libri di testo sulla storia leggono ciò che si dispone dalla maggioranza dominante. I serbi sono contrari alla revisione non solo della loro storia, ma anche della storia della Seconda guerra mondiale ed è molto importante perseverare in questo. Finché sappiamo chi siamo, chi sono i nostri antenati, esistiamo. I nostri antenati sono stati i vincitori, siamo eredi di una epica Vittoria, il nostro compito è quello di conservare e ricordare la nostra storia…”, ha dichiarato Sergey Glushchenko, fondatore e coordinatore internazionale del "Reggimento Immortale" per la Serbia.

 

In Serbia la manifestazione si tiene per il quarto anno consecutivo. Veterani e i discendenti dei combattenti per la libertà hanno marciato a Belgrado e in altre 10 città serbe.

E’ molto importante la ripresa e il sostegno del governo serbo ad una riconquista e riaffermazione delle radici antifasciste e patriottiche non scioviniste in Serbia, dopo decenni di oblio o addirittura ostilità. Una radice antifascista non ideologica o partitica ma come fondamento di unità patriottica nel paese, che oggi deve sconfiggere i tentacoli letali per il suo futuro della NATO e dell’aggressione economica e politica occidentale, attraverso UE, FMI, BCE e BM.

Quando ci fu la prima marcia del "Reggimento Immortale" in Serbia, molti erano scettici, perché ritenevano che solo i russi sarebbero stati interessati a questo tipo di evento. Invece i cittadini della Serbia, hanno dato una grande risposta, hanno dimostrato con la partecipazione di migliaia di persone, che l'eredità della tradizione antifascista gli appartiene e si oppongono alla revisione della storia. Anche tra le nuove generazioni non solo non si è dimenticata l'eroica lotta contro il nazismo, ma anche che, fianco a fianco, hanno combattuto il popolo serbo e il popolo russo, sopportando e pagando insieme il prezzo più alto, in termini di vite e sangue. Nel manifesto costitutivo in Serbia, l'obiettivo del 'Reggimento Immortale" serbo è quello di preservare la memoria della guerra di liberazione del popolo serbo ma anche soprattutto dei suoi valori, ancora attuali nelle sfide attuali.

“…Quando abbiamo iniziato a prepararci per la prima uscita nel 2016, non sapevamo cosa sarebbe successo alla fine. Anche le persone in Serbia con cui condividevamo le nostre idee non erano sempre ottimiste. Alcuni ci hanno persino detto che non ci saremmo riusciti, ma abbiamo sempre creduto e sperato che i cittadini sarebbero venuti. Tuttavia, sicuramente non ci aspettavamo così tante persone. Abbiamo distribuito distintivi e nastri di San Giorgio, foto, molti amici ci hanno aiutato e c'erano più persone di quanto ci aspettassimo. Così ci siamo resi conto che per i serbi ricordare loro antenati della Seconda guerra mondiale, ha un valore che non potrà cambiare neppure nei secoli…”, ha raccontato Glushchenko.

La marcia diventa una festa nazionale. La decisione è stata annunciata ufficialmente dal ministro del Lavoro e Affari sociali e dei Veterani, Zoran Djordjevic il 30 Marzo

Quest'anno in Serbia, ci sono due avvenimenti estremamente importanti e significativi: uno è stato questa commemorazione del 9 maggio Giorno della Vittoria e il “Reggimento immortale”, appena svoltosi, l’altro sarà l’appuntamento di ottobre per il 75° anniversario della liberazione di Belgrado
La marcia del "Reggimento Immortale" si è svolta senza simboli politici o partitici, con un carattere patriottico e morale, .

Tra le migliaia di partecipanti a Belgrado c’erano anche alti funzionari della Federazione Russa, tra cui Konstantin Kosachev e Valery Riazan.

Oltre a Belgrado la marcia si è svolta a Nis, Novi Sad, Kraljevo, Kragujevac, Krusevac, Uzice, Paracin, Pancevo, Sombor e Kikinda.

 

 

Il presidente del Comitato della marcia del “Reggimento immortale”, il ministro Nenad Popovic, ha sottolineato nel suo intervento, che questa manifestazione ha un significato patriottico

“…È necessario ricordare i nostri nonni che hanno combattuto e vinto per la nostra libertà, combattendo contro il più grande mostro del 20° secolo. Contro il fascismo, contro la Germania nazista, contro la Croazia nazista, contro i nazisti “balisti” albanesi in Kosovo… ”, ha dettoPopović.
“… anche oggi Russia e Serbia festeggiano insieme ... i nostri nonni hanno dato eroicamente la loro vita per vivere in pace e sicurezza oggi…La Serbia e la Russia sono i vincitori della seconda guerra mondiale, i nostri bambinidevono sapere che le generazioni delle nostre nonne e dei nonni, sono stati i vincitori ed eroi…questa coscienza è molto importante oggi, soprattutto oggi, che ci sono tentativi di riscrivere la storia delle vittime, che noi e i russi veniamo indicati come carnefici e si cerca di presentare i nazisti come gli eroi …Non permetteremo mai la revisione della storia…”, ha sottolineato Popovic, e ha ricordato che la Serbia e la Russia sono sempre state antifasciste e che insieme hanno liberato l'Europa con gli alleati europei.

Kragujevac:

 

NIS:

 

 

NOVI SAD:

 

 

REPUBBLICA SERBA di BOSNIA:

In Bosnia la marcia del “Reggimento Immortale” per la vittoria sul nazifascismo, si è svolta in tre città: Sarajevo est, Trebinje e Banja Luka, coinvolgendo migliaia di cittadini.

 

Banja Luka:

A Banja Luka la marcia è iniziata alle 11.00, è passata dalla piazza Krajina per terminare al monumento ai soldati caduti. Alla sera si è svolto un concerto alla sala "Banski Dvor", con l'ensemble "Alexander Nevski" che ha eseguito brani russi e serbi.

 

Trebinje:

Il "Reggimento Immortale" di Trebinje ha visto sfilare i cittadini con le immagini dei loro cari, Veterani che hanno combattuto e sono morti nella regione, sono poi andati al monumento Luka Vukalović , dei soldati morti nella lotta contro il fascismo 1941-1945.

 

BOSNIA, Sarajevo est:

Per la prima volta si è svolta la marcia del "Reggimento Immortale" nella Sarajevo orientale, abitata in maggioranza dai serbi. Le strade di Sarajevo est hanno visto per la prima volta sfilare la marcia che ricorda la sconfitta del nazifascismo. Le migliaia di partecipanti hanno portato le fotografie dei propri antenati eroi di guerra, che hanno portato la libertà dal più feroce male: il nazifascismo.

Alla testa della marcia vi era ilsindaco di Sarajevo orientale Nenad Vuković e, insieme al vice-ambasciatore della Federazione russa presso la BiH A. Karesteđijanc, insieme ai rappresentanti dei comuni della città.
Vukovic ha espresso la sua soddisfazione che: “…Sarajevo Est sia oggi una delle 500 città del mondo e la terza nella Repubblica Serba di Bosnia, dopo Banja Luka e Trebinje, che ha organizzato la marcia del Reggimento Immortale", e che questo evento è stato organizzato in collaborazione con i rappresentanti delle organizzazioni dei Veterani di guerra SUBNOR, che combatterono nella Seconda guerra mondiale e dell’Ambasciata russa in BiH….E’ un dovere che abbiamo tutti insieme, in primo luogo verso le generazioni più giovani, per trasmettere la verità sulla Seconda guerra mondiale e la sofferenza dei popoli serbi, russi e delle altre nazioni, ricordando gli orribili crimini commessi dalle orde ustascia operanti sulla nostra terra, che non devono mai essere dimenticati…”.

Una delegazione ha poi deposto corone di fiori presso il monumento al Parco Nazionale degli Eroi, e corone e fiori sono stati posati in memoriali e luoghi di memoria di partigiani caduti, in altri comuni di Sarajevo Est.

Salutando i partecipanti prima dell'inizio della marcia, il vice ambasciatore russo Karestejdjan ha detto che l'idea principale e l'obiettivo della marcia del "Reggimento Immortale": “… è quello di non dimenticare mai gli eroi che hanno dato la vita per la libertà dei loro popoli. Sono morti in piedi, in modo che oggi noi non vivessimo in ginocchio…”. Ha concluso Karestejijanc.

Alla serapresso il Centro Culturale Sarajevo est, siè tenutoun solenne concerto dedicato al Giorno della Vittoria e al “Reggimento immortale”.

KOSOVO METOHIJA:

Nell’enclave diGracanica celebrato il 9 maggio Giorno della Vittoria.

Grazie alla nostra Radmila Todic Vulicevic, che ci ha mandato questa testimonianza, possiamo documentare che anche nel Kosovo occupato dalla NATO, nell’enclave di Gracanica, il 9 maggio Giorno della Vittoria è stato celebrato il “Reggimento Immortale”..
Andrej Antonov, un funzionario russo dell'UNMIK , che vive a Pristina in Kosovo, con la moglie Natalia e cinque figli, ha voluto fare un dignitoso ricordo dei suoi antenati Veterani sovietici.

Ornati con il nastro di San Giorgio, è arrivatocon la sua famiglia al Monastero per celebrare il 9 maggio.

I ragazzi Nikolai e Sergej portavano le foto di due bisnonni veterani.

Anche la signora Katerina ha partecipato alla piccola commemorazione, con sua figlia Nina, il cui marito lavora a Pristina. E tutti e due portavano una fotografia di un nonno Veterano, partecipante alla Grande Guerra Patriottica.
Così, in questo giorno, anche in Kosovo è passato il “Reggimento Immortale”, attraverso Gracanica il ricordo degli soldati eroi russi Ivan, Alexander e Dimitri, è rimasto vivo.

CROAZIA:

Zagabria: la marcia dei “Partigiani Immortali” nel Giorno della Liberazione di Zagabria

Alcunecentinaia di persone hanno partecipato alla marcia dei " Partigiani Immortali" nella Piazza della Repubblica, con bandiere e le fotografie dei soldati caduti nella Lotta di Liberazione Nazionale, cantando canzoni partigiane.
Anche l'Unione Nazionale dei russi in Croazia nel Centro Culturale Napredak ha commemorato il Giorno della Vittoria sul fascismo con recite e il coro "Rabinjuška" che ha eseguito diversi brani dei soldati dell'Armata Rossa. Gli ospiti sono stati accolti da Miodrag Demo, presidente dei veterani croati, che ha ringraziato il popolo russo per l'aiuto durante la guerra di liberazione.

 

Rijeka: delegazioni del Comune di Rijeka guidate dal vicesindaco Nikola Ivaniš e dal presidente del consiglio comunale Andrei Poropata, e dai membri dei combattenti antifascisti della citta, hanno portato fiori al Monumento della Libertà.

Nella sala da concerti Vatroslav Lisinski, l’Associazione di combattenti antifascisti croati, ha commemoratol'anniversario della vittoria sul fascismo nella seconda guerra mondiale e il giorno della liberazione di Zagabria, avvenuto l’8 maggio. Il ministro Dražen Bošnjakovićpresente in sala ha dichiarato che l'antifascismo è il fiore all'occhiello della storia croata di cui essere orgogliosi: "..La storia è degli storici, ma indubbiamente la storia della Croazia è antifascista e vi ringrazio per tutto ciò che avete fatto", ha detto Bošnjakovic, durante la cerimonia…Nel Governo croato di oggi non sono molti a pensarla così! Purtroppo. Ma è già qualcosa che qualcuno si esprima così.

 

 

MACEDONIA Nord:

Skopje: il Giorno della Vittoria sul Fascismo è stato celebrato al Monumento dei Liberatori.

Anche nella città di Bitola il Giorno della Vittoria è stato organizzato l'evento del “Reggimento Immortale”.

 

MONTENEGRO:

Alcune centinaia di cittadini hanno preso parte alla marcia del Reggimento Immortale del Montenegro con l'Organizzazione dei Combattenti Antifascisti NOR - Tivat. La marcia è arrivata al Monumento agli Eroi Milan Spasić e Sergej Mašeri, situato nel parco cittadino, dove sono stati posati i fiori.

 

Anche il Metropolita Amfilohije in occasione del Giorno della Vittoria ha officiato una Funzione alla Cattedrale di Podgorica. In occasione del 9 maggio, Giorno della Vittoria sul Nazismo, l'Arcivescovo di Cetinje e il Metropolita del Montenegro della regione della Primorska Amphilochius, hanno partecipato all'iniziativa del “Reggimento Immortale” del Montenegro insieme alla comunità russa.

 

 

 SLOVENIA:

A Lubiana è stato celebrato il Giorno della Vittoria sul nazifascismo con una commemorazione al Monumento dei Liberatori e dei caduti nella Lotta di Liberazione Nazionale.

 

 

A cura di Enrico Vigna, portavoce Forum Belgrado Italia/CIVG – maggio 2019