Ucraina: ex ufficiale dei servizi segreti ucraini SBU, ha indicato le persone coinvolte nello schianto del Boeing malese MH17 in Donbass

 

Ex funzionario del Servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU) dal 1999 al 2018, Vasily Prozorov ha denunciato in una conferenza stampa a Mosca, che la parte ucraina è coinvolta nello schianto del Boeing malese in Donbass.

 


Prozorov ha spiegato i suoi sospetti con la "risposta incredibilmente rapida" della leadership ucraina alla catastrofe. Secondo lui, il presidente Poroshenko e il suo servizio stampa sapevano cosa era successo già in precedenza.
Prozorov ha anche fatto notare un aspetto inquietante, cioè il fatto che lo spazio aereo sopra la zona di combattimento non fosse chiuso ai voli.

Secondo le sue informazioni, due persone sono coinvolte nell'incidente: il vice capo dell'amministrazione di Poroshenko, Valeriy Kondratyuk e il  capo della direzione dell'intelligence del ministero della Difesa Vasily Kurbatov.
Il Malaysian Boeing, in rotta da Amsterdam a Kuala Lumpur, si era schiantato il 17 luglio 2014 vicino a Donetsk. A bordo c'erano 298 persone, tutte morte, da subito furono accusate dell’atto criminale le autorità delle Repubbliche Popolari del Donbass, aiutate dalla Russia.

Ora queste nuove rivelazioni di un funzionario della parte ucraina, conferma alcuni fatti avvenuti in questi mesi.

Per esempio il fatto che l'Occidente sia stranamente rimasto in silenzio in questi mesi, dopo che il Ministero della Difesa russo, aveva rilasciato ulteriori informazioni sul volo  del MH17 abbattuto, ciò conferma l’attendibilità dei dati forniti. Infatti il ministero della Difesa russo aveva presentato file declassificati sul missile Buk che ha colpito il volo MH17 nel 2014, dimostrando che il missile era stato fatto nello stabilimento russo di Dolgoprudny nel 1986 e poi fornito a un'unità militare in Ucraina, dove è rimasto, dopo che l'Unione Sovietica è crollata nel 1991.

 


Il funzionario ha dichiarato: "…Viviamo purtroppo in un'era di propaganda, dove i media e il sistema occidentale cercano di screditare sistematicamente qualsiasi informazione proveniente dalla Russia. La squadra che indaga sull’abbattimento  dell'aereo sarà obbligata a tenere conto di queste informazioni rilasciate dalle autorità russe, seppure la comunità internazionale vorrebbe il silenzio.

Preferiscono non parlare su un argomento su cui non hanno appigli. Sono e rimarranno totalmente in silenzio su questo argomento, perché sono equivoci. Il loro silenzio dimostra che quelle informazioni sono   vere e credibili…".
Sono ormai molti, sia esperti che politici internazionali, i quali ritengono che la Russia non aveva alcun interesse o obiettivo da cui trarre beneficio militare o peggio di immagine, dall’abbattimento di un volo civile con 289 persone civili a bordo, mentre era più probabile che fosse la controparte ucraina in alcuni suoi settori oltranzisti, che avesse necessità di screditare e additare come potenza criminale la Russia, per coprire la situazione alquanto complessa nel 2014, conseguente alla rivolta delle popolazioni nel Donbass e il loro distacco dai golpisti di Kiev, che ha poi portato alla costituzione delle Repubbliche Popolari.

 

 

La popolazione locale della Repubblica Popolare di Donetsk che ogni anno commemora le vittime dell’ MH17

Fonti TASS, DNI - A cura di Enrico Vigna – CIVG   8 aprile 2019