Revisionismo in stile americano

22/12/2018

 

 

Le richieste del Comitato di Difesa Nazionale del Canada di accrescere le sanzioni economiche contro la Russia, nella guerra economica contro la Russia e per un incremento della presenza NATO nel Mar Nero, allo scopo di minacciare il confine sud e il suo territorio di Crimea, usano il termine "potere revisionista" per descrivere la Russia. Questo termine è stato utilizzato dai generali e diplomatici USA e della NATO anche a proposito della Cina.

E' un termine sempre indefinito. Per i marxisti significa non essere fedeli alla causa della rivoluzione, e questo è stato fino ai tempi recenti il suo uso più comune. Poi è stato usato per etichettare chiunque mettesse in discussione una narrazione storica ufficiale, con un significato di condanna per la "revisione" dei fatti e per la costruzione di una narrazione alternativa più fedele ai fatti stessi. Se sostieni che gli attacchi alla Iugoslavia, all'Irak, all'Afganistan, alla Libia, alla Siria sono stati atti di aggressione, invece di "interventi umanitari", adesso sei etichettato come "revisionista". Se neghi che la Russia abbia influenzato le elezioni negli USA o in Europa, se neghi le nuove accuse alla Russia di essersi impadronita dei "social media", se affermi che le navi ucraine sono entrate in acque russe nello stretto di Kerch, sei un revisionista. In poche parole, è un termine censorio. Quindi, l'uso di questa parola da parte della macchina di guerra NATO nella sua propaganda contro la Russia e la Cina, come concetto strategico, rende perplessi. I russi e i cinesi hanno tradito la rivoluzione? Stanno riscrivendo la storia? Finché il termine resta indefinito negli articoli e negli studi sfornati da tutti gli organi di propaganda della NATO, il pubblico è lasciato nel dubbio sul suo significato, ma di una cosa è certo: deve trattarsi di qualcosa di cattivo.

La prima volta che ho incontrato questo termine è stato in un articolo del 2014 nel blog di un gruppo (think tank) di destra americano, e da allora è stato usato ripetutamente dai gruppi di elaboratori politici statunitensi e britannici, nei discorsi dei politici NATO, nei loro documenti, messaggi, conferenze stampa, ma senza mai spiegare il significato del termine. E' come se si parlassero in un codice segreto. A te non resta che scoprire il codice o capire il significato tra le righe. Però c'è un posto dove possiamo guardare per cercare di scoprire cosa vogliono dire e perché stanno usando questo termine, diventato ora abituale nella loro propaganda, ed è il documento di Strategia di Difesa Nazionale USA del 2018, che dice:

"La sfida centrale per la sicurezza e la prosperità degli USA è il riemergere di una competizione strategica di lungo termine da parte di quelli che la Strategia di Sicurezza Nazionale classifica come potenze revisioniste. E' sempre più chiaro che la Cina e la Russia vogliono uniformare il mondo secondo i loro modelli autoritari, acquistando un diritto di veto sulle decisioni economiche, politiche e militari delle altre nazioni."

 

Questo brano invece si riferisce al periodo dopo la seconda guerra mondiale.

 

" Gli Stati Uniti e i loro alleati e partner costruirono un ordine internazionale libero e aperto per salvaguardare nel modo migliore i loro popoli e la libertà da aggressioni e coercizioni. Sebbene questo sistema si sia evoluto fino alla fine della guerra fredda, la nostra rete di alleanze e partenariati rimane la spina dorsale della sicurezza globale. La Cina e la Russia stanno ora minando l'ordine internazionale dall'interno, sfruttando i suoi benefici mentre simultaneamente distruggono i suoi principi e le sue regole."

In altre parole, la Russia e la Cina sono "revisioniste" perché non accettano "l'ordine internazionale" creato dagli USA, l'autorità e i veti che gli Americani impongono alle altre nazioni, un esempio dei quali è la pressione fatta sul servile governo del Canada perché arrestasse la dirigente di Huawei, Meng Wanzhou, al fine di danneggiare quell'azienda, l'economia cinese, far pressione sull'Iran, il che ha danneggiato le relazioni del Canada con la Cina e l'economia canadese.

Ma cos'è questo "ordine internazionale", se non un ordine mondiale di brutalità, guerra e corruzione, nel quale le libertà dei popoli sono distrutte e l'aggressione e la coercizione sono i primi strumenti di controllo. Gli Americani parlano del loro obiettivo di dominare il mondo come se si trattasse di qualcosa di sacro, un dono degli dei, ed ogni nazione o popolo che rifiuti il loro dominio è colpito da anatema, deve essere scomunicato dall'ordine internazionale, la potente chiesa dell'imperialismo USA, fino a che non si rimetta in riga o venga distrutto. Chiunque non si adegui è automaticamente "autoritario" e ribelle alla loro mafia del "ordine mondiale"

Ma sono gli USA e i loro alleati le potenze revisioniste. Sono loro che hanno rifiutato e distrutto i principi della Carta delle Nazioni Unite, i principi di Norimberga contro le guerre di aggressione, il diritto dei popoli all'autodeterminazione, il diritto alla sovranità delle nazioni, di indipendenza economica, di sviluppo sociale e politico, di coesistenza pacifica o, come ha detto il presidente cinese Xi, il loro è un ordine mondiale "vincere, vincere". Sono loro che hanno aggredito nazioni in tutto il globo fin dalla fine della seconda guerra mondiale, che hanno assassinato capi di stato popolari, sabotato economie, distrutto interi sistemi politici, e hanno trattato i loro stessi popoli come scemi da prendere per il naso mentre i cpitalisti rubavano i loro soldi, così da poter fare le loro guerre per ottenere ancora più soldi.

Sono loro che riscrivono la storia, che presentano una falsa narrazione delle loro azioni, che nascondono i loro vergognosi crimini. Hanno adottato la famosa frase di Napoleone "la storia è una serie di bugie con cui si è d'accordo", mettendo in piedi una miriade di organi di propaganda sotto forma di "gruppi tecnici", comitati governativi, cosiddette "organizzazioni non governative"; controllando i media in tutte le loro forme, e adesso sono impegnati nel realizzare la censura sui social media con infinite accuse di sabotaggio e influenza russa, accuse che vengono ripetute e amplificate pressoché ogni giorno. Coloro che si esprimono contro di loro vengono messi nella lista nera, licenziati, minacciati, ridicolizzati sui media, vengono imprigionati, scompaiono, vengono uccisi. Questa è la loro utopia, un luogo buio, pauroso, cosparso di sangue.

Hanno condotto una guerra selvaggia contro la Iugoslavia e hanno avuto il coraggio di dire che era per il bene del popolo iugoslavo. Hanno invaso e ancora occupano l'Afganista, l'Irak, la Libia, la Siria. Controllano altre guerre e conflitti la cui lista è troppo lunga per elencarla e chiamano le loro guerre di terrore guerre contro il terrorismo. Hanno rovesciato il governo ucraino e lo hanno rimpiazzato con dei nazisti, in nome della democrazia. Minacciano l'Iran, la Cina, il Venezuela, il Nicarague, perfino il piccolo Burundi con destabilizzazione e miseria, e lo chiamano "difendere i diritti umani". L'élite americana ha minato il suo stesso sistema politico, proclamando che le sue elezioni non erano legittime e in qualche modo erano controllate dai russi attraverso un "condizionamento psicologico".

"Verità" e "integrità" sono le loro parole in codice per significare disinformazione, bugie e corruzione, come abbiamo visto dalle recenti rivelazioni sui militari e sui servizi segreti in Gran Bretagna, utilizzati per diffondere disinformazione sui partiti politici di opposizione e sui dissidenti. Di fronte alle mobilitazioni di massa contro le politiche che impoveriscono i lavoratori e aumentano lo sfruttamento al fine di aumentare i loro tassi di profitto, le forze repressive dello stato sono utilizzate in tutte le loro forme, sono perfino capaci di inscenare incidenti violenti al fine di giustificare la repressione, e di arrestare qualcuno di destra per dimostrare la propria obiettività e il rispetto dei "diritti umani", mentre mettono in campo tutto il loro potere per cercare di frammentare la sinistra e preparare nuove forme di repressione.

Così, quando sentite i leader della NATO e degli USA parlare della Russia e della Cina come potenze "revisioniste", sappiate qual'è il significato di questa parola: significa che la Russia e la Cina sono ancora indipendenti dalla loro tirannia, che resistono. E' questo che significa "revisionismo" in stile americano: resistenza all'Ordine Mondiale USA.

Christopher Black è un avvocato penalista internazionale, residente a Toronto. E' conosciuto per un gran numero di importanti casi di crimini di guerra e ha recentemente pubblicato il libro "Beneath the Clouds". Scive saggi sulle leggi internazionali, la politica e gli eventi mondiali, in particolare per la rivista on line "New Eastern Outlook".

 

Da journal-neo - Traduzione di Sonia S. per civg.it

 


 

 

Calls by Canada’s National Defence Committee for increased “sanctions” that is, economic warfare, against Russia, and for an increased NATO presence in the Black Sea, directly threatening Russia’s southern flank and its Crimea territory, used the term “revisionist power” to describe Russia. This term has also been used by American and NATO diplomats and generals concerning China. It is a term that is never defined. To Marxists it rings of not being true to the cause of revolution, and that is, until recently, its most common usage. Lately it has been used to label anyone who questions official or standard narratives of history with the sense of condemnation for “revisiting” the facts and constructing an alternative narrative that more closely fits the facts. If you claim the attacks on Yugoslavia, or Afghanistan, Iraq, Libya or Syria were acts of aggression instead of” humanitarian interventions”, you are now labelled a “revisionist.” If you deny Russia influenced the elections in the USA or Europe or deny their new allegations of Russia taking over social media, or deny that Ukrainian ships violated Russian waters in the Kerch Straight, you are a “revisionist.” In other words it is a term of censorship. So the adoption of the word by the NATO war machine in its propaganda against Russia and China, as a strategic concept, is puzzling. Are the Russians and Chinese betraying a revolution? Are they rewriting history? Since it is almost never defined in the articles or essays pumped out by all the propaganda organs of NATO the public is left guessing as to what it can mean-but one thing they are sure of, it must be bad.

The first time I saw it being used was in a 2014 article in the blog of an American right-wing think-tank and since then it has been used repeatedly by US and UK think tanks, in speeches by NATO politicians, in their policy papers, tweets, and press conferences but, again, never is the term explained. It’s as though they are speaking a secret code to themselves. You are left to understand the code or find the meaning in the subtext. But one place we can look to try to understand what they mean and why they are using this term now as a regular part of their propaganda is the US National Defense Strategy of 2018, the summary of which states,

“The central challenge to U.S. prosperity and security is the re-emergence of long-term, strategic competition by what the National Security Strategy classifies as revisionist powers. It is increasingly clear that China and Russia want to shape the world consistent with their authoritarian model-gaining veto authority over other nations’ economic, diplomatic, and security decisions.”

And, that after World War Two,

“The United States and its allies and partners constructed a free and open international order to better safeguard their liberty and people from aggression and coercion. Although this system has evolved since the end of the Cold War, our network of alliances and partnerships remain the backbone of global security. China and Russia are now undermining the international order from within the system by exploiting its benefits while simultaneously undercutting its principles and rules of the road.”

In other words Russia and China are “revisionist” because they do not accept the “international order” constructed by the USA, the veto authority the Americans impose over other nations, a prime example of which is the American pressure applied to the servile government of Canada to arrest Huawei executive, Meng Wanzhou, in order to cripple that company, the Chinese economy, to pressure Iran, and which has damaged the Canadian peoples relationship with China and the Canadian economy.

But what is this “international order” except a world order of brutality, war and bribes, in which the liberties of the people are smashed and aggression and coercion are the primary tools of control. The Americans speak of their attempt to dominate the world as if it is a sacred thing, a gift from the gods, and presume to act as if they themselves are gods and any nation or people that rejects their domination are anathema, to be excommunicated from the international order, the mighty church of US imperialism, until they fall in line or are destroyed. Anyone who does not fall in line is automatically “authoritarian” and a rebel against their mafia “world order.”

But it is the USA and its allies that are the revisionist powers. It is they that have rejected and destroyed the principles of the UN Charter, the Nuremberg principles against aggressive war, the right to self-determination of peoples, the right to sovereignty of nations, of independent economic, social and political development, of peaceful co-existence or, as Chinese President Xi puts it, a win-win world order. It is they that have committed aggression against nations across the globe since the end of the Second World War, that have assassinated popular leaders, sabotaged economies, entire political systems, and have treated their own peoples as so many fools to be led around by the nose as the capitalists steal their money so they can have their wars to make themselves more money.

It is they who rewrite history, who offer false narratives of their actions, of their wars, to hide the shame of their criminality. They adopt Napoleon’s famous observation that “history is a set of lies agreed upon” by setting up a myriad of propaganda organs in the form of think tanks, government committees, so-called “non-governmental organisations,” by controlling the media in all its forms, and are now engaged in constructing the tools of censorship of social media with never-ending false allegations of “Russian” sabotage and influence, allegations that are repeated and amplified almost every day. People who speak out are blacklisted, fired from jobs, threatened, ridiculed in the mass media, thrown in prison, disappeared, assassinated. This is their utopia, a dark and fearful place, awash with blood.

They waged a savage war against Yugoslavia and have the nerve to say it was for the good of the Yugoslav people. They invaded and still occupy Afghanistan, Iraq, Libya, Syria. They control other wars and conflicts too long to list and call their wars of terror a war on terror. They overthrew the government of Ukraine and replaced it with Nazis, in the name of “democracy.” They threaten Iran, China, Venezuela, Nicaragua, even small Burundi, with destabilisation and misery and claim they are defending “human rights.” The American elite even undermine their own political system by claiming that their elections are not legitimate and somehow controlled by the Russians thereby setting up the psychological conditioning for a one party state.

“Truth” and “Integrity,” as we see with the recent revelations in the UK of the military and intelligence services being used to spread disinformation about political opposition parties and dissidents, are their code words for disinformation, lies and corruption. In the face of mass unrest as they continue to immiserate the working class of the world in order to increase the rate of exploitation of labour to increase their profit, the repressive forces of the state are applied in all their forms, they even stage violent incidents to justify the repression, and arrest some on the right to pretend to be neutral and for “human rights” as they aim their main forces at any rise of the left which they try to splinter into a thousand pieces and prepare for new forms of repression.

So when you hear the American and NATO leaders speak of Russia and China as “revisionist” know what they mean: that Russia and China are still independent of their world tyranny, that they resist. This then is what “revisionism” means, American style; resistance to the American world order.

Christopher Black is an international criminal lawyer based in Toronto. He is known for a number of high-profile war crimes cases and recently published his novel “Beneath the Clouds. He writes essays on international law, politics and world events, especially for the online magazine “New Eastern Outlook.”
https://.org/2018/12/22/revisionism-american-style/