Se il sistema non trova le soluzioni, bisogna cambiare il sistema

  • Stampa

21-12-2018 

Ci voleva una ragazzina di 15 anni per rimettere le cose a posto e dire quello che è sotto gli occhi di chiunque, per affermare cose ovvie ma fondamentali inchiodando tutti alle proprie responsabilità.

 

Greta Thunberg, 15 anni, di origini svedesi, già nota per il sit in davanti al parlamentodel suo paese per chiedere misure contro i cambiamenti climatici, ha parlato ai microfoni della COP24, la conferenza delle parti sul clima, che si è tenuta in Polonia e si è chiusa con decisioni deludenti.

Greta ha parlato senza fronzoli, senza ipocrisie, senza bizantinismi, calcoli e tatticismi, senza vuoto e falso politichese. Ha illustrato semplicemente la realtà per quella che è, indicando le soluzioni per risolvere i problemi, così come dovrebbe essere sempre ma come non è praticamente mai.

Viviamo infatti in un mondo dove non ci si concentra su ciò che serve fare ma su quanto politicamente possibile fare, che però si rivela del tutto insufficiente visto l’aggravarsi costante della situazione. Come è risaputo, la politica è ostaggio e serva degli stessi ricchi di cui parla Greta e per il profitto dei quali si sta distruggendo l’intero pianeta. Come associazione Paeadiciamo le cose di Greta da tanti anni ma la forza dirompente di questa fantastica ragazzina è uno squarcio nel velo dell’ipocrisia imperante. Il suo messaggio rivolgendosi ai delegati dell’ennesima inutile conferenza sul clima in Polonia è netto: ci avete ignorato in passato e continuerete a ignorarci, voi avete finito le scuse e noi abbiamo finito il tempo.

E Greta azzecca un passaggio fondamentale: il potere, che ha determinato questa situazione con la complicità del consumismo e dei suoi tanti attori, non tiene conto del cambiamento che è già in atto. Persone che hanno capito che dalla politica non arriveranno i reali, profondi e necessari cambiamenti, stanno cambiando loro direttamente. E sulla spinta di quello che Greta chiama popolo, anche la politica per buona ultima sarà costretta a cambiare. Quel popolo, che per il momento è ancora molto occupato a fare shopping ma dalla cui moltitudine si stanno staccando pezzi sempre più numerosi e stanno organizzando un sistema che non ha niente a che vedere con quello fallimentare e senza futuro che impera attualmente. E quando il sistema non trova la soluzioni, bisogna cambiare il sistema.

Non è certo un caso che questo messaggio venga da una bambina, quindi giovane e donna, laddove soprattutto gli adulti e maschi danno e storicamente hanno dato prova di stupidità, ferocia e follia senza limiti. Greta fa venire prima l’azione della speranza, infatti in un suo intervento dice: “Una cosa di cui abbiamo bisogno più della speranza è l’azione. Una volta che iniziamo ad agire la speranza è ovunque. Invece di cercare la speranza, cercate l’azione e solo allora arriverà la speranza”.

https://youtu.be/B-R-yDQNj7o  Il video di Greta

Grazie Greta, sei una bellissima luce in una notte che sta diventando sempre più fonda.

Da ilcambiamento

In questo video dove si può trovare il video del discorso della bambina Greta Thunberg all'incontro internazionale sul clima COP24. Se non l'avete già visto e sentito, vi prego di farlo e di divulgarlo. Non so farvi augurio migliore delle parole di questa ragazzina, spuntata come un miraggio in questo inizio di secolo, che potrebbe essere l'ultimo per la vita sulla terra come la conosciamo. In un altro dei suoi discorsi Greta ha detto "Non vi parlerò di speranza, vi parlerò di azione. Agite e la speranza arriverà". Agire ogni giorno contro il cambiamento climatico: solo noi abitanti dei paesi ricchi possiamo farlo, e in questo modo agiremo anche per la giustizia sociale e contro il capitalismo globale; noi che ogni giorno consumiamo e sprechiamo ciò che è stato strappato ai paesi poveri con le guerre, la corruzione, i colpi di stato: petrolio, prodotti agricoli, minerali e persino i pesci del mare. Non possiamo prescindere dai nostri consumi se vogliamo davvero giustizia per la terra e per i suoi abitanti.

Auguri che Greta non sia un miraggio ma la leva che fa crescere una coscienza collettiva. Facciamo del nostro meglio per aiutarla.

Sonia Savioli, Comitato Scientifico CIVG