Il 29 Ottobre è iniziata la Missione Internazionale di Pace in Siria del Consiglio Mondiale della Pace (WPC) e della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (WFDY)

Il programma è partito dall'incontro presso la Direzione Centrale del Partito Arabo Socialista Baath con il Segretario regionale assistente Hilal al-Hilal sul tema:

“…L’esercito siriano nasce contro il sionismo: due piccoli popoli, quello siriano e palestinese, difendono la pace in tutto il mondo e sono un modello nella lotta all'imperialismo….”

 

 

Poi, presso il Ministero degli Esteri incontro con il Ministro Walid al-Moallem, l'Odg:

“…Gli USA in Siria combattono contro tutti meno che contro l’Isis, solo la Siria ed i suoi alleati combattono il terrorismo…Si sta lavorando ad un comitato costituzionale che deve essere intersiriano….”

 

 

Visita alla Tomba del Milite Ignoto e deposizione della corona di fiori

 

 

Pomeriggio incontro nel Consiglio del Popolo Siriano con il Presidente Hammouda Sabbagh

Relazione sull’importanza storica della lotta anticoloniale in Siria, sul sistema semipresidenziale multipartitico e sul legame tra l'esercito e il popolo siriano.

 

Martedì 30 ottobre 2018

In mattinata visita all'Università di  Damasco in cui si svolge la Conferenza Internazionale di Solidarietà con la Siria (cenni dall’intervento del Presidente del WFDY Iacovos Tofari):

“…L’aggressione contro la Siria, che ha visto anche la complicità della Turchia, dell’Unione Europea e dei Paesi membri della NATO, rientra nell’intento di controllare il territorio siriano, le sue risorse naturali e la sua rotta commerciale…Inoltre l’arrivo dei profughi in Europa rivela l’ipocrisia dell’Unione Europea quando parla di solidarietà…”.

Sono seguiti, tra i tanti, gli interventi di rappresentanti del Partito Comunista Venezuelano, del Partito Comunista Portoghese e di rappresentanti di Palestina, Cuba e Sudafrica.

 Nel pomeriggio incontro Federazione Generale dell’Unione dei Sindacati – Presidente Jamal al-Qadiri:

“…All’inizio dell’aggressione tutti i Paesi dell’Unione Europea hanno chiuso le proprie ambasciate, interrotto ogni rapporto e boicottato ciascuno scambio, con una guerra mediatica ed economica feroce…Attuando le sanzioni contro la Siria si è impedito ogni sviluppo del Paese e le sanzioni sono state accompagnate dalle azioni terroristiche, colpendo la popolazione, i lavoratori e le fabbriche, in modo da congelare l’economia e la prosperità del Paese……Dal punto di vista di noi lavoratori il quadro è chiaro: siamo stati colpiti dall’imperialismo con il pretesto della libertà democratica e dei diritti umani...”

 

 

 

Terza e ultima giornata: Mercoledì 31 ottobre 2018


Durante la mattina i membri della Missione Internazionale sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Araba di Siria, il Dr. Bashar al-Assad.

 

Assad ha ringraziato i presenti per il loro impegno a schierarsi contro una guerra dal marcato carattere mediatico e culturale, eredità dell'ideologia perpetrata dagli USA durante la Guerra Fredda, sottolineando come lo sforzo per la pace internazionale, intrapreso dai membri del WPC e del WFDY, si distingua dall'inefficacia dimostrata dalle Nazioni Unite durante gli oltre sette anni di aggressione contro la Siria.

E' stato specificato come tutte le infrastrutture colpite dai terroristi sin dal 2011, tra cui fabbriche, scuole e ospedali, reti elettriche e idriche, strade e ferrovie, non fossero proprietà di alcuna élite siriana ma appartenessero al popolo siriano, il quale ha pagato a caro prezzo la difesa della propria patria e indipendenza, per esempio rifiutando organismi finanziari come il Fondo Monetario Internazionale.

Il Presidente siriano ha precisato che questa guerra è condotta da una combinazione di politici, media, banche, petrolieri e lobby, auspicando che si raggiunga presto la vittoria completa e la piena fase di ricostruzione del Paese.

E' stato biasimato il ruolo dei media nel far credere ai rifugiati siriani in Europa che il loro ritorno comporterebbe difficoltà e persecuzioni nel Paese.

Infine Assad ha risposto a ciascuna domanda dei membri del WPC e del WFDY.

In seguito la delegazione si è recata in visita al monastero di Saidnaya, sito di pellegrinaggio per diverse religioni ed etnie risalente al 547 d.C., ed ha pranzato con la partecipazione di un portavoce per le attività sportive, il quale ha espresso la volontà di candidare la Siria ai Giochi olimpici, una volta ristabilita la sicurezza in tutto il Paese.

Nel tardo pomeriggio si è tenuta, presso l'Università di Damasco, la conferenza conclusiva della Missione Internazionale, con la lettura del documento finale e gli interventi di Socoro Gomes, Iraklis Tsavdaridis e Iacovos Tofari. Hanno partecipato alla missione 92 rappresentanti e 55 organizzazioni provenienti da 37 Paesi.

In serata cena presso l'albergo che ha ospitato la missione, con i ringraziamenti di Mohsen Bilal, membro del Comando Regionale del partito Baath, e la relazione del Ministro del Turismo Bishir Yazigi, il quale ha sottolineato l'importanza di riaprire la Siria al turismo, risorsa che prima della guerra rappresentava il 30% del PIL nel Paese arabo. Yazigi ha illustrato la storia della Siria, delle sue città millenarie, dei suoi monumenti e dei celebri siti archeologici come Palmira. Patrimoni che sono stati depredati o duramente danneggiati durante l'aggressione terrorista e poi prontamente restaurati una volta liberati i territori.

Due rappresentanti del Comitato Contro la Guerra Milano hanno partecipato alla missione di pace e sono stati presenti a tutti gli incontri

 

A cura del Comitato contro guerra Milano