Breve storia della NATO

16/07/2018

 

Proteste a Chicago contro il summit Nato

 

Siccome un misogino, xenofobo, apertamente razzista e nemico dell'umanità come il presidente degli Stati Uniti d'America ha criticato la Nato durante il vertice di Bruxelles dell'11-12 Luglio, qualcuno potrebbe avere la falsa idea che valga la pena difendere l'Alleanza Atlantica. Assolutamente no!

Qualunque sia l'obiettivo a lungo termine di Donald Trump sulla Nato, supponendo che ne abbia uno, l'Organizzazione è nemica dell'umanità e lo è sempre stata.

Uno sguardo ai suoi membri e alla sua storia ci può mostrare il perché...

 

La NATO consiste in...

 

Per la maggior parte della sua storia, la Nato ha incluso tutte le maggiori potenze imperialiste, ad eccezione del Giappone e dell'Australia. I membri sono stati: Francia, Gran Bretagna, Italia, Canada e Stati Uniti dal 1949, mentre la Germania, quella Occidentale, dal 1955. Questi Paesi, insieme al Giappone, costituiscono il G7 attraverso il quale attualmente decidono le regole economiche del mondo.

La Nato, inoltre, include stati anche più piccoli quali Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Norvegia, Danimarca e la piccola Islanda, tutti membri di lunga data del mondo imperialista. Anche la Grecia e la Turchia appartengono all'Alleanza Atlantica.

Le principali potenze della NATO sono i paesi imperialisti perché le loro classi dirigenti e finanziarie, principalmente attraverso le loro banche, controllano la maggior parte della ricchezza mondiale. Il capitale sotto il loro controllo viene utilizzato per sfruttare il lavoro ed estrarre risorse in tutto il mondo.

Fino alla Seconda guerra mondiale, la Gran Bretagna e la Francia governavano direttamente vaste regioni dell'Africa e dell'Asia attraverso le colonie. Anche la Germania ne possedeva, ma meno rispetto alle altre due Potenze. I Paesi Bassi, il Belgio e persino la piccola Danimarca avevano colonie più grandi dei paesi d'origine.

I principali paesi della Nato sono ora in possesso di tecnologie all'avanguardia, controllano i mezzi di comunicazione di massa, fabbricano armi potenti e sono i meglio armati del pianeta. Vendono armi al mondo, ma tengono per se stessi le armi più all'avanguardia.

Attraverso il controllo del mercato mondiale, degli scambi di valute e delle banche, e con i loro vantaggi tecnologici, questi sette Paesi opprimono direttamente e indirettamente la maggior parte del mondo.

Tra i paesi del G7, gli Stati Uniti imperialisti, la più grande economia nazionale e di gran lunga la più grande potenza militare, sono i più pericolosi per l'umanità.

 

Il ruolo della NATO dal 1949 al 1989

 

Durante la prima metà del ventesimo secolo, questi stati predatori lottarono per avere il dominio di mercati, colonie e materie prime. A causa della loro rivalità, hanno provocato due Guerre mondiali che insieme hanno portato alla morte centinaia di milioni di persone - per lo più lavoratori e contadini.

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, la classe dei saccheggiatori e dei ladri che governavano quegli Stati videro che, mentre si combattevano, un terzo dell'umanità era riuscito a liberarsi dal loro dominio.

La Rivoluzione russa, che pose fine alla Prima guerra mondiale, sopravvisse anche all'assalto della Germania nazista. La Seconda guerra mondiale terminò in Europa con le rivoluzioni jugoslave, albanese e la marcia dell'Armata Rossa sovietica a Berlino. Nel 1949, tutta la Cina e Corea vennero liberate mentre il popolo vietnamita stava vincendo contro i francesi. Ci fu una guerra civile rivoluzionaria in Grecia. I regimi coloniali stavano iniziando a crollare in tutto il mondo. La classe operaia in Francia e in Italia sembrava sul punto di prendere il potere, Paesi questi in cui i partiti comunisti avevano organizzato la resistenza armata dei lavoratori al fascismo.

Così nel 1949, Washington, di gran lunga il potere imperialista dominante, fondò la NATO per impedire le rivoluzioni operaie nell'Europa occidentale devastata dalla guerra e per affrontare l'Unione Sovietica e i suoi alleati nell'Europa orientale. Solo nel 1955 l'Unione Sovietica stabilì il Patto di Varsavia con i suoi alleati dell'Europa orientale.

Il ruolo reazionario della NATO ha incluso la pianificazione di un colpo di stato militare in Grecia nel 1967, regime poi durato fino al 1974. Si sospetta che l'Alleanza abbia partecipato alla «strategia della tensione» del 1968-82 in Italia, quando gruppi di destra clandestini, utilizzati sia da pezzi della classe dirigente che dello stato italiano, portarono avanti attacchi terroristici. Nel 1975, la NATO inviò navi da guerra per intervenire in Portogallo col fine di impedire alla classe operaia di aprire una lotta per il socialismo, dopo che una rivoluzione aveva sconfitto il regime fascista.

Il presidente degli Stati Uniti sceglie sempre il comandante della NATO, e il Generale in carica è sempre del Pentagono. Pertanto, la NATO è sempre stata uno strumento della politica imperialista statunitense. Essa quindi rimane tale, nonostante le lamentele di Trump.

 

Nuovo ruolo della NATO: poliziotto capitalista mondiale

 

Nel 1990, durante le trattative tra i leader statunitensi e quelli sovietici per porre fine alla Guerra Fredda, Washington promise di non spostare la NATO verso est. Lo scopo dichiarato dell'Alleanza Atlantico fino a quel momento era quello di «difendere le nazioni membri dalle minacce dei paesi comunisti». Questo scopo apparente sarebbe dovuto finire con la disintegrazione dell'Unione Sovietica nel 1991 e la dissoluzione del Patto di Varsavia.

Ma dal 1991, lungi dal dissolvere la NATO, Washington ha insistito affinché il patto militare si espandesse, rimanendo tuttavia sotto il comando degli Stati Uniti.

La politica degli Stati Uniti ha trasformato quindi l'Organizzazione in una sorta di polizia imperialista. Non più confinata in Europa, la NATO è diventata una forza di intervento su scala globale al servizio dei monopoli transnazionali che sfruttano il lavoro e le risorse globali.

La Polonia, l'Ungheria e la Repubblica Ceca entrarono a far parte dell'Alleanza nell'aprile 1999. Questa espansione coincise con la guerra aerea USA-NATO nei Balcani che distrusse il paese sovrano e multinazionale della Jugoslavia.

Gli imperialisti mentono ancora sulle ragioni della guerra in Jugoslavia, sostenendo che era per difendere il Kosovo, un'area a maggioranza islamica. Nel suo libro Waging Modern Warfare, il comandante della NATO del 1999, il generale Wesley Clark, ammise che la guerra in Kosovo era «diplomazia coercitiva ... molto più simile agli interventi di un'epoca precedente» - il riferimento è alla fase storica precedente la Seconda guerra mondiale, epoca in cui le potenze imperialiste occupavano apertamente colonie e protettorati (p.418).

L'ex Jugoslavia - Stato che rappresentava circa 20 milioni di persone - è stata suddivisa in sette ministati che sono facili da controllare per l'imperialismodell'Europa occidentale e degli Stati Uniti.

A questo, seguirono altri interventi militari NATO guidati da Washington. Gli Stati Uniti hanno invaso l'Afghanistan in Asia centrale nel 2001, usando il pretesto dell'attacco dell'11 settembre e invocando l'articolo 5 della carta della NATO che chiedeva la difesa collettiva. Oggi l'occupazione di quell'area continua.

Nel 2011, con un ancor più pallido pretesto, la NATO attaccò e distrusse la Libia. Quello stesso anno i paesi dell'Alleanza sabotarono e tentarono di sovvertire il governo siriano.

La distruzione causata da questi interventi ha aggravato in modo orribile la crisi dei rifugiati che continua ancora oggi.

La Francia e la Germania hanno esitato a unirsi all'invasione dell'Iraq nel 2003, perché i loro governi lo ritenevano un pericoloso e folle tentativo. Per questo motivo, la NATO non ha partecipato direttamente a questo disastro. Più tardi, tuttavia, molti stati membri dell'Organizzazione hanno aiutato l'occupazione del Paese mediorientale, anche se era noto la non veridicità del pretesto statunitense per la guerra - le «armi di distruzione di massa» in possesso del governo iracheno

 

L'ultima espansione della NATO

Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia sono state annesse nella NATO nel 2004. Albania e Croazia invece hanno aderito all'alleanza nel 2009. Ora ci sono 29 membri, più altri paesi come la Svezia che con l'Alleanza hanno una relazione speciale.

Gli apologeti della NATO affermano che essa difende libertà e diritti umani. Al contrario, il suo ruolo è quello di riconquistare le aree del mondo che durante l'esistenza dell'Unione Sovietica sono riuscite ad acquisire una certa indipendenza dall'imperialismo Occidentale.

Per affrontare l'assalto dell'imperialismo americano, è necessario dire sia «Down with Trump!», che, allo stesso modo, «No alla NATO!».

 

Catalinotto, Co-Director of the International Action Center, co-edited the book “Hidden Agenda: U.S./NATO Takeover of Yugoslavia,” New York: International Action Center, 2001

Da iaccenter    Traduzione di Andrea C. per civg.it