Un nuovo rapporto accusa il Regno Unito di complicità nei finanziamenti delle azioni di violazione dei diritti umani in Bahrain

28-5-2018

 

 

 

Esclusiva del Bahrain Mirror: il giornale britannico “The Guardian” segnala che l’organizzazione per i diritti umani Reprieve ha accusato il Ministero degli Esteri Britannico di complicità in abusi in Bahrain e mancanza di trasparenza sul programma di riforme sulla sicurezza e giustizia del Regno, costato cinque milioni di sterline.

Nella sua segnalazione, Reprieve dice che, nonostante gli addestramenti da parte britannica delle guardie carcerarie, della polizia e degli altri ufficiali nel regno fin dalla primavera araba, il numero dei detenuti nel braccio della morte sono triplicati, la tortura in detenzione è continuata, e le esecuzioni sono riprese per la prima volta dopo il 2010.

Maya Foa, il direttore del Reprieve, si è rivolta alla Gran Bretagna affinché richieda al Bahrain di prendere misure anti tortura come condizione per una futura collaborazione e di essere più trasparente sui finanziamenti.

Ha detto: « una Gran Bretagna globale dovrebbe essere orgogliosa promotrice dei diritti umani e della legge, non minandoli segretamente»; ha aggiunto: «l’unico modo per essere sicuri che il proprio denaro non venga utilizzato per abusi all’estero è la pubblicazione da parte del governo di un resoconto puntuale e trasparente di tutti i progetti finanziati e la valutazione sul rispetto dei singoli diritti».

Reprieve ha detto che, nonostante sia stata fornita una formazione ad alcuni gruppi affinché fermassero le esecuzioni dei dissidenti, e a causa del fallimento delle indagini sulle torture, il governo inglese si deve ritenere complice degli abusi perpetrati in Bahrain. Il rapporto è stato scritto in collaborazione con il Bahrain Institute for Rights and Democracy.

Il rapporto giunge dopo che un organismo di vigilanza sugli aiuti ha recentemente criticato il Fondo per la sicurezza e la stabilità (CSSF) per gravi carenze nel modo in cui opera, sostenendo che non è sufficientemente rigoroso nell'applicare le salvaguardie per impedire la collaborazione con entità straniere con sospetti di violazioni dei diritti umani.

 

Formazione su coperture, deterioramento della situazione sui diritti umani piuttosto che miglioramento.

Il quotidiano britannico “Daily Mail” ha dichiarato che tra i gruppi britannici che lavorano in Bahrain ci sono anche l’Ispettorato delle carceri statale e la Northern Ireland Co-operation Overseas (NI-CO), un organismo no profit di proprietà del governo dell’Irlanda del Nord. Aiuti economici sono anche giunti all’Ispettorato e al Causeway Institute (Causeway), una compagnia privata di Belfast presieduta dal capo del partito democratico unionista in parlamento, Sir Jeffrey Donaldson.

Il giornale ha sottolineato che il rapporto solleva preoccupazioni sul coinvolgimento di NI-CO, che ha detto di aver contribuito alla creazione di un progetto di difensore civico che dovrebbe investigare sulle accuse di abusi da parte di ufficiali carcerari e polizia. Invece, questo difensore civico ha coperto le confessioni forzate e gli abusi. Inoltre i manifestanti sono stati brutalizzati e torturati in una prigione di formazione NI-CO.

 

Reprieve dice che il fatto che il governo britannico stia finanziando questo schema pone fine alla credibilità del brutale regime del Bahrein.

 

La relazione del Reprieve dice: “il Ministero degli Esteri ha finanziato l’addestramento alla polizia e alle guardie carcerarie del Bahrain sui diritti umani, e istituisce nuovi organismi per indagare sulle accuse di tortura”. Ha aggiunto: “tuttavia, nel corso di questo programma di riforme del Regno Unito, la situazione dei diritti umani del Bahrain non è migliorata, ma piuttosto, si è  drammaticamente deteriorata. Durante il periodo del programma di riforme, cinque uomini, Mohamed Ramadhan, Husain Moosa, Abbas Al-Samie, Sami Mushaima, and Ali Al-Singace, sono stati arrestati, torturati per avere false confessioni, e condannati a morte”, ha continuato.

Il rapporto ha dichiarato inoltre che: “nel gennaio 2017, a seguito di riforme britanniche fatte in Bahrain, costate 4 milioni di sterline, il Regno del Golfo ha giustiziato Abbas, Sami e Ali in segreto con un plotone di esecuzione, ponendo fine ad una moratoria di sette anni sulle esecuzioni. Ora Mohamed e Husain dovranno affrontare una imminente esecuzione”.

Il professor Juan Mendes, ex relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, ha dichiarato: “il profilo delle riforme sulle torture in Bahrain è stato rafforzato dalle pubbliche approvazioni degli alleati globali, incluso il Regno Unito, che ha addestrato queste istituzioni per anni. C’è il serio pericolo che si cerchi di creare un’immagine di conformità con le convenzioni contro la tortura mentre l’attenzione globale viene deviata dal terribile stato di cose che persiste in Bahrain.

Open Democracy ha sottolineato che Causeway è stato assunto dalla FCO per lavorare con organizzazioni non governative e l’istituto nazionale per i diritti umani del Bahrain. La compagnia ha organizzato un numero di visite per le delegazioni dal Bahrain a Belfast per “imparare lezioni dall’Irlanda del Nord”. Ma il rapporto di Reprieve ha scoperto che Causeway ha addestrato gruppi che hanno approvato pubblicamente le esecuzioni dei manifestanti anti-governo.

La “Northern Ireland Overseas Co-operation”, di proprietà dell’agenzia di sviluppo finanziata dal governo, Invest-NI, è stata pagata circa un milione e mezzo di sterline per addestrare la polizia del Bahrain e le guardie carcerarie e per aiutare a stabilire l’Unità di investigazione statale del regno sulla tortura.

 

Al-Singace, Mushaima and Al-Samie: vittime della giustizia britannica e del programma di riforme sulla sicurezza.

L’addestramento NI-CO includeva istruzioni su come gestire la comunicazione del lutto ai membri delle famiglie degli individui uccisi dalla polizia in custodia e che gli agenti accusati o coinvolti nella loro morte non saranno perseguiti. Nel gennaio 2016 NI-CO ha portato degli ufficiali del Bahrain a Belfast per addestrarli ai messaggi difficili, tra cui “come i pubblici ministeri gestiscono i contatti con i media in casi difficili”, secondo le richieste di Freedom of Information, citate nel  rapporto del Reprieve.  Durante una visita di studio in Belfast, durante una parata repubblicana, gli ufficiali di polizia Nordirlandesi hanno informato una delegazione del Bahrain sulla raccolta di informazioni comunità e su come usare i cani e i cannoni ad acqua. Solo qualche settimana dopo la polizia del Bahrain ha localizzato, arrestato e torturato Ali Al-Singace, un giovane manifestante che si era nascosto. È stato giustiziato.

Repreive ha chiesto che l’assemblea dell’Irlanda del Nord realizzi un’inchiesta su ciò che le organizzazioni Nordirlandesi hanno fatto in Bahrain. “Rimangono serie domande sulle attività del personale NI-CO e Causeway in Bahrain, includendo se essi erano presenti all’interno di specifiche strutture di detenzione e nei momenti in cui sono state eseguite le torture”. Ha detto il direttore del Reprieve. È cruciale che Stormont (il parlamento Nordirlandese) e il pubblico sappiano esattamente quali errori sono stati commessi e come possano essere evitati in futuro.

 

Il regime del Bahrain gode di impunità mentre la Gran Bretagna aiuta a insabbiare le testimonianze di Manama (capitale del Bahrain)

Gruppi per i diritti umani affermano che il coinvolgimento di NI-CO e Causeway consiste nella “ripulitura mediatica” del regime del Bahrain. “Il principale risultato del lavoro del NI-CO è stato quello di occultare la brutale repressione del dissenso e di deviare l’attenzione internazionale dalle violazioni dei diritti umani del Regno”, ha detto Maya Foa.

Da parte sua, Sayed Ahmed Al-Wadaei, direttore dell’Avvocatura al Bahrain Institute for Rights and Democracy con base a Londra, ha dichiarato che “l’addestramento del governo britannico in Bahrain, condotto da NI-CO e Causeway, non ha fatto altro che fornire al regime un altro strato di impunità. Con l’aiuto del Regno Unito, il governo del Bahrain è ora in una posizione migliore, per cancellare le violazioni dei diritti umani.”

“Il Bahrain è stato incoraggiato e ora sta condannando a morte più persone che in ogni altro momento nella sua storia moderna. È fondamentale che i governi di Regno Unito e Irlanda del Nord smettano di fornire assistenza “cosmetica” che non risolve nulla, oltre a deviare il cruciale controllo internazionale dalla terribile (abissale) testimonianza sui diritti umani, che sta peggiorando”, ha ancora dichiarato.

 

Nuove risorse per finanziamenti del Regno Unito

Il Guardian ha evidenziato che tuttavia quest’anno il contributo ai progetti proverrà da due nuove risorse, il Global Britain Fund e il Integrated Activity Fund, che Reprieve considera più smorzato.

Un portavoce del Ministero degli Esteri ha dichiarato: “Noi in genere solleviamo preoccupazioni su specifici problemi a livelli superiori con il governo del Bahrain, ma non serve più di tanto, se non a criticare i paesi dal di fuori: solo lavorando con il Bahrain possiamo apportare i cambiamenti che vorremmo vedere nel Paese.”

Il portavoce ha accolto con favore una recente decisione di Hamad bin Isa Al Khalifa il re del Bahrain, di commutare quattro sentenze di morte.

 

Da bahrainmirror - Traduzione di Cristina G. per CIVG.IT