Winnie Madikizela-Mandela! Presente!

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Winifred “Winnie” Mandela, eroica combattente nella lotta anti-apartheid del Sudafrica, è morta all’età di 81 anni il 2 aprile, dopo una lunga malattia,  nell’ospedale di Johannesburg.  E’ stata membro del Parlamento sudafricano fino alla sua morte.

Winnie ha dato un esempio che ha ispirato le donne oppresse di tutto il mondo, che si sono unite al movimento di solidarietà anti-apartheid, inclusa chi scrive che è stata membro fondatore del movimento “U.S.A   Out of Southern Africa network”. Questa organizzazione a metà degli anni ottanta ha chiesto che le aziende USA disinvestissero dall’economia del regime razzista di apartheid.

Un servizio funebre in memoria di questa “madre della nazione” sarà tenuto l’11 aprile in Sudafrica, mentre il funerale ufficiale è fissato il 14 aprile.

Il Congresso nazionale africano, il più antico movimento di liberazione nazionale nel Sudafrica che fa parte oggi del Governo, ha pubblicato il 2 aprile una dichiarazione sotto il titolo “L’ANC  ammaina lo stendardo rivoluzionario per Winnie Madikizela-Mandela”. Nella dichiarazione si legge: “ L’ANC ammaina il suo stendardo rivoluzionario per onorare la memoria di questa grande donna tanto amata e rispettata, il cui nome sarà scritto per sempre nella storia per il suo ruolo  nelle vicende del Sudafrica. Commemoriamo con dolore la morte di questa grande patriota e panafricanista la cui resistenza e il cui coraggio hanno ispirato le lotte per la libertà non solo in Sudafrica ma in tutta l’Africa e nella sua diaspora.

Tale è stato nel mondo il suo impatto di attivista e rivoluzionaria che fino alla fine della sua vita è stata lodata e riconosciuta per il suo contributo alle lotte di tutti i popoli oppressi del mondo.

La sua precoce esperienza dell’apartheid nel villaggio di Mbongweni, Bizana, nel Transkei, dove il 26 settembre 1936 nacque alla coppia Columbus e Nomathamsanqa Mzaidume Madikizela, suscitò in lei un duraturo odio dell’ingiustizia e del razzismo. Fu appunto questa precoce esperienza, insieme alle esperienze  fatte da giovane assistente sociale a Johannesburg che le fecero scegliere la sua strada e unirsi a famosi combattenti per la libertà del Congresso nazionale africano e al movimento di liberazione  negli anni cinquanta. A quel tempo tra le sue amiche e ispiratrici si contavano personaggi come Lilian Ngoyi, Helen Joseph, Ma Albertins Sisulu, Florence Matomela, Frances Baard, Kate Molale, Ruth Mompati, Hilda Berstein a Ruth First.

La compagna Madikizela-Mandela è stata un’attivista a pieno titolo e sarà ricordata per essere stata in prima linea nella lotta per i diritti della donna in Sudafrica, partecipando a molte dimostrazioni contro le leggi ingiuste. Quando l’ANC fu messo fuori legge in Sudafrica – e solo nominare questa organizzazione poteva portare ad essere incriminati – Mama Winnie e innumerevoli altre impegnate attiviste mantennero viva la fiamma della resistenza parlando contro l’apartheid, contro le detenzioni senza processo, contro la brutalità del regime di apartheid. Per questo Winnie pagò un prezzo molto alto.

Fu imprigionata per la prima volta nel 1958 e negli anni avrebbe affrontato molte detenzioni e condanne all’esilio, compresa la prigione di isolamento. Nonostante tutti questi tentativi di piegare il suo spirito rimase ferma e rifiutò di rinunciare al suo attivismo politico, dando prova di un coraggio esemplare che fece di lei un modello per molte giovani attiviste sudafricane.

La prigione, l’esilio, l’arresto domiciliare, la prigione di isolamento, le molestie, l’avere suo marito e padre dei suoi figli, Isithwalandwe Tata Nelson Mandela, in prigione per 27 anni, non spezzò lo spirito battagliero di Mama Winnie.

Noi le siamo grati per averci trasmesso un’eredità durevole e l’ispirazione per servire il nostro popolo”.

Per leggere la dichiarazione per intero: tinyurl.com/y7a7gvxs

 

Da IAC   -  3 Aprile, 2018        -     Traduzione di Claudia B. per CIVG.IT