SILK ROAD NOTIZIE – MAGGIO 2018

Interviste

Apertura, non protezionismo

 

Ren Yan, corrispondente europeo del Quotidiano del Popolo ha intervistato Zivadin Jovanovic, Presidente del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali e del Silk Road Connectivity Research Center, in occasione del Forum di Boao (8-11 aprile 2018)

 

Fonte: Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali (11/4/2018)

 

RY – Nel discorso di apertura tenuto al Forum di Boao (http://english.boaoforum.org/en/), il Presidente Xi Jinping ha fatto riferimento agli ultimi 40 anni di riforme e apertura. Lei cosa pensa di ciò che ha realizzato la Cina negli ultimi quattro decenni?

ZJ – La politica cinese di riforme e apertura sviluppata nel corso degli ultimi 40 anni ha portato a realizzazioni senza precedenti nel campo dello sviluppo economico, riducendo la povertà e innalzando lo standard di vita della popolazione, rafforzando la connessione con altre nazioni e culture e ribadendo il ruolo irrinunciabile della Cina nella governance mondiale. Il popolo cinese e la sua leadership dovrebbero andare fieri di queste storiche conquiste, in grado di ispirare tutti i paesi amanti della pace.

RY – Negli ultimi anni la Cina è stata un importante motore dell’economia mondiale. Come interpreta il grande contributo cinese alla crescita economica globale?

ZJ – Per decenni la Cina ha mantenuto il più alto tasso di crescita economica nel mondo, fino a raggiungere il secondo posto nella classifica globale delle economie più forti. Ciò ha fatto sì che la Cina diventasse il più importante attore nel processo di superamento della crisi economica del quinquennio 2008-2013. Il contributo cinese alla crescita economica mondiale è oggi più rilevante di quello europeo, nordamericano e giapponese messi assieme.

 

RY – Le proposte del Forum di Boao incoraggiano la cooperazione, promuovono la globalizzazione economica e la costruzione di una comunità di futuro condiviso per l’umanità, ha sostenuto il Presidente Xi Jinping oggi. Lei che idea si è fatto di queste proposte, e quale crede che sia il loro significato per la governance globale?

ZJ – Le proposte emerse al Forum di Boao confermano che l’Asia è il centro nevralgico dello sviluppo socioeconomico e tecnologico mondiale nel terzo millennio. Consenso e apertura, partnership basata sulle pari opportunità e l’interesse reciproco, sono concetti che stanno ispirando il resto del mondo nella costruzione di un futuro stabile e sicuro per l’umanità. Senza alcun dubbio, l’Asia, con la Cina come suo principale motore di sviluppo socioeconomico, giocherà un ruolo leader nella governance del sistema economico mondiale, garantendo più equità, inclusività e democrazia.

RY – Il Presidente Xi Jinping rinnova l’impegno per un economia più aperta e per una minore tassazione. Qual è il significato dei processi di apertura per l’economia mondiale, specialmente di fronte alla sfida protezionista?

ZJ – Gli storici traguardi raggiunti dalla Cina in tutti i campi dello sviluppo sociale ed economico non sarebbero stati possibile senza politiche di riforma e apertura, senza un approccio cooperativo, di tipo “win-win”, con gli altri paesi, sia quelli economicamente avanzati che in via di sviluppo. Le esperienze e i risultati cinesi confermano in modo inequivocabile che solamente l’apertura e la partnership basata sul principio di equità e rispetto degli interessi reciproci, sono la garanzia per la crescita nazionale e mondiale. In un mondo globalizzato e fortemente interdipendente qualsiasi forma di protezionismo, autarchia o isolazionismo non è soltanto datata, ma addirittura controproducente, irrealistica e priva di una visione di lungo termine. Una crescita stabile e sostenibile richiede apertura, inclusività, rispetto degli interessi reciproci e pari opportunità per tutti i partner coinvolti. Qualsiasi egoismo o restrizione produrrebbero un rallentamento della crescita, o peggio, instabilità e crisi.

RY – L’iniziativa One Belt One Road ha suscitato grandissima attenzione a livello mondiale. Perché questo interesse e quali benefici può portare la Nuova Via della Seta?

ZJ – Fra le iniziative di sviluppo globale e multidimensionale, la Belt and Road Initiative è stata quella accolta con maggior entusiasmo principalmente perché è aperta, inclusiva e basata sul mutuo beneficio dei partner coinvolti. Connettività nel campo delle infrastrutture, dell’economia e delle relazioni fra popoli sono le caratteristiche distintive della Nuova Via della Seta, e la rendono differente rispetto a qualsiasi altra iniziativa di integrazione internazionale sinora proposta. Il dispiegarsi del piano di sviluppo economico previsto dal progetto della Nuova Via della Seta, consente al tempo stesso la creazione di legami fra culture differenti, promuovendo in tal modo comprensione, fiducia reciproca e pace. Quest’ultimo aspetto del progetto è particolarmente importante nella fase attuale, in cui molto spesso si tende a non considerare il ruolo della connettività e dell’interdipendenza nella valutazione degli interessi nazionali e globali.

 

 

Cina e Asia

Sebbene il Forum di Boao si sia già concluso alla data di pubblicazione di questo numero della rubrica, riteniamo utile riportare, assieme a quelle espresse dal Presidente Jovanovic nella precedente intervista, le considerazioni di Sung Nak-in (Università Nazionale di Seoul) in occasione dell’importante meeting asiatico.


 

Italia

Inaugurato centro di promozione investimenti bilaterali tra Italia e area Liangjiang

 

 

Fonte: ItalPlanet.it (20/4/2018)

E’ stato recentemente inaugurato il centro per la promozione degli Investimenti bilaterali fra l’Italia e la nuova area di Liangjiang della municipalità di Chongqing, nato dalla collaborazione tra la Chongqing Liangjiang e la Camera di commercio Italiana in Cina, con il sostegno del consolato generale italiano. La cerimonia di inaugurazione è avvenuta a meno di un anno dalla firma il 4 agosto 2017 da parte di Ivan Scalfarotto, sottosegretario allo Sviluppo Economico, del Memorandum of Understanding con la Chongqing Liangjiang per la costituzione del centro.

La Chongqing Liangjiang è l’unica area nazionale di sviluppo e interscambio con l’estero situata nell’entroterra cinese e la terza area approvata dal Consiglio di Stato, dopo la Pudong New Area di Shanghai e la Binhai New Area di Tianjin. L’area ha un ruolo centrale riguardo i più significativi programmi di sviluppo cinesi in quanto punto di intersezione di tre diverse aree economiche (il West Triangle Economic Zone, lo Yangtze River Economic Belt e la macro-regione del Sud Ovest) e punto nevralgico della Belt and Road Initiative.

Gli obiettivi dell’accordo comprendono l’identificazione di progetti industriali e commerciali fra aziende italiane e la Chongqing Liangjiang, la promozione di opportunità di investimento bilaterali attraverso un’azione mirata all’approfondimento della conoscenza reciproca, la facilitazione di matchmaking e workshop tra aziende di settore, il supporto nella negoziazione per l’ottenimento di clausole preferenziali e agevolazioni all’insediamento di aziende italiane nella Chongqing Liangjiang. Tra i settori principalmente interessati figurano automotive, energia e protezione ambientale, meccanica, elettronica e servizi, logistica, aviazione e aerospazio, cloud computing ed e-commerce.

 

 


 

 

Cina e Asia

Il Forum di Boao è un'opportunità per cercare la convivenza in Asia

 

 

 

Fonte: Xinhua (6/4/2018)

 

L'imminente Forum di Boao per l'Asia (BFA) sarà una buona opportunità per cercare una coesistenza e co-prosperità in tutto il Continente, poiché l'incontro può permettere di accrescere la comprensione reciproca e sottolinea la necessità di una riforma e un'apertura, ha affermato uno studioso sudcoreano.

«Se un paese si apre, inevitabilmente lo fa con le riforme», ha dichiarato a Xinhua Sung Nak-in, Presidente della prestigiosa Seoul National University.  «L'Asia - secondo lo studioso - ha avuto difficoltà ad integrarsi per diverse ragioni, tra cui la presenza di diverse religioni e l'intromissione nella storia moderna dell'Occidente e del Giappone imperiale». «Grandi o piccoli, ogni paese ha una sua ragione storica per esistere: solo attraverso la comprensione reciproca, attraverso il dialogo e la cooperazione, può essere scongiurato un tragico e terribile disastro nel villaggio globale, motivo per cui è necessario che vi siano riforme e apertura». Il tema della 18esima conferenza annuale del BFA di aprile a Boao, una città costiera nella provincia meridionale dell'isola di Hainan, è stato proprio «Un'Asia aperta e innovativa per un mondo di grande prosperità».

L'evento di quattro giorni, con oltre 2.000 invitati, è stato suddiviso in quattro temi chiave: globalizzazione e Iniziativa Belt and Road; un'Asia aperta; innovazione e riforma.

Secondo Sung, l'Asia è stata una regione chiusa a causa della tragica storia di invasioni da parte dell'Occidente e delle sue intrinseche differenze religiose. Nella prospettiva dello studioso, il dialogo e il confronto frequenti potranno migliorare la comprensione reciproca e dare l'opportunità di scoprire qualcosa in comune tra le nazioni del Continente asiatico.

«Nonostante le differenze, non possiamo restare oziosi e non fare nulla... Dobbiamo incontrarci spesso e cercare di trovare un punto in comune, e poi verrà il giorno in cui potremo cercare insieme un valore asiatico valido per tutti» ha detto lo studioso.

Il 21esimo secolo, secondo Sung, ha inaugurato una nuova era di solidarietà sollevando la necessità di perseguire un valore comune e un bene comune in tutta la comunità asiatica.

«Il BFA può essere una buona piattaforma per capire il valore asiatico comune, in grado di aumentare la solidarietà in Asia - ha detto Sung - che ha osservato come l'Asia possa chiarire la sua esistenza attraverso un'integrazione».

La globalizzazione e l'iniziativa Belt and Road sono discussi come argomenti centrale al BFA di quest'anno, in continuità con gli argomenti trattati durante la conferenza del 2017. Per rafforzare la solidarietà, l'Asia deve aprirsi e riformarsi mentre continua la globalizzazione.

«La globalizzazione è stata un'ondata irreversibile per l'intera umanità negli ultimi decenni... Non dovrebbe essere di tipo neoliberista, nella quale sopravvive solo il più adatto in natura, ma dovrebbe proteggere anche i più deboli, e includere tutti» ha concluso Sung.

 


 

 «La Belt and Road Initiative non è una cospirazione cinese» ha dichiarato Xi Jinping

Fonte: The Economist Times (11/4/2018)

 

Il piano firmato dal presidente Xi Jinping per costruire una nuova «Via della seta» delle infrastrutture e dei legami commerciali tra Cina ed Eurasia non è una «cospirazione cinese» ha affermato Xi secondo i media cinesi.

L'Iniziativa di Xi, inaugurata nel 2013, mira a sostenere una rete tentacolare di collegamenti terrestri e marittimi con il Sud-est asiatico, l'Asia centrale, il Medio Oriente, l'Europa e l'Africa.

In un vertice dello scorso maggio, Xi ha impegnato $ 126 miliardi per il progetto, ma non è riuscito a superare la diffidenza delle capitali occidentali, dove i funzionari sospettano che il desiderio dichiarato di diffondere prosperità nella regione sia soprattutto un tentativo di affermare l'influenza cinese

«L'iniziativa della Belt and Road non è una cospirazione cinese, come hanno affermato alcune persone a livello internazionale», ha detto Xi ad una riunione durante l'incontro annuale del Forum cinese di BOAO per l'Asia nella provincia meridionale di Hainan. «Non è né il piano Marshall del secondo dopoguerra, né è una cospirazione cinese. Se si dovesse definirlo in qualche modo, si potrebbe definire come una "trama palese"» presidente della Repubblica popolare cinese secondo l'agenzia di stampa ufficiale di Pechino Xinhua.

I progetti lungo le rotte della Belt and Road Initiative saranno aperti agli investimenti di tutti, ma alcuni governi occidentali hanno espresso la preoccupazione che gli accordi potrebbero favorire in modo schiacciante le imprese cinesi. Visitando la Cina a gennaio, il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che la Belt and Road non dovrà essere «a senso unico».

Nel suo discorso di apertura al forum di martedì, Xi ha dichiarato che gli accordi della Belt and Road sono stati fatti negli ultimi cinque anni con oltre 80 paesi e diversi organismi internazionali. «E come questi dimostrano», ha affermato Xi Jinping, «La Cina non si impegnerà in giochi geopolitici per fini egoistici, né creerà un club esclusivo, né forzerà dall'alto gli accordi commerciali con gli altri».

 


 

 

Europa

Un nuovo treno merci simbolo della cooperazione fra Austria e Cina

 

 

 

Fonte: Xinhua (28/4/2018)

 

Il nuovo treno merci Cina-Europa giunto a Vienna venerdì 27 aprile è stato definito dal Presidente austriaco Alexander Van der Bellen come un simbolo della cooperazione fra Cina e Austria.

Il treno – in grado di trasportare 41 containers di beni valutati in 1.5 miliardi di dollari, inclusi display LED, pneumatici e lampade – è partito da Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan (Cina sudoccidentale), il 12 aprile.

Ha viaggiato per 15 giorni, percorrendo 9.800 km attraverso Kazakistan, Russia, Ucraina e Slovacchia, per poi dirigersi verso il centro logistico Freight Centre Vienna South. Da qui, le merci saranno poi trasferite alle loro destinazioni finali.

 “Questo è un simbolo della cooperazione fra Cina e Austria”, ha detto Van der Bellen a Xinhua. “Ci auguriamo che questo treno rappresenti il primo passo di una più stretta collaborazione fra i nostri paesi”.

Con questa nuova tratta, l’Austria viene così inclusa nel network dei treni merci operanti nell’ambito della Belt and Road Initiative.

Stando ai dati di China Railway Corporation, i treni merci che viaggiano fra Cina ed Europa hanno svolto 1000 viaggi nei primi tre mesi del 2018, segnando un +75% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il network delle tratte ferroviarie collega 43 città cinesi con 41 città europee in 13 diversi paesi. Chengdu ha 16 linee dirette a città europee, comprese Norimberga, Milano e Praga.

Il treno merci Chengdu-Vienna giunge dopo la visita di un’importante delegazione austriaca in Cina avvenuta fra il 7 e il 12 aprile scorsi, nel corso della quale sono stati rafforzati i legami bilaterali fra i paesi, specialmente nel quadro della Belt and Road Initiative.

A tal proposito l’Ambasciatore cinese in Austria Li Xiaosi riferì all’agenzia Xinhua del successo della visita del Presidente austriaco in Cina. L’Ambasciatore sostenne poi che oltre alla realizzazione della tratta ferroviaria, entrambi i paesi intendessero lavorare congiuntamente per una più salda cooperazione nell’ambito della Belt and Road Initiative.

Da parte sua, in base al memorandum siglato dall’Austrian OBB Holding AG e il Chengdu International Rail Port Investment & Development (Group) Co., Ltd., l’Austria si impegnerà a costruire un nuovo terminale europeo per la Nuova Via della Seta.

In base a quanto riferito dal Ministero Cinese del Commercio, il volume complessivo dei commerci fra Cina e Austra ha raggiunto la quota storica di 8.39 miliardi di dollari nel 2017, segnando un incremento annuale del +15.5% rispetto al 2016.