Perquisizioni di giornalisti non asserviti omesse dalla stampa in Ucraina

7 aprile 2018

 

 

 

Il 12 marzo giornalisti e attivisti dell'opposizione ucraina hanno subito delle perquisizioni delle forze di sicurezza dello stato del regime di Kiev. I testimoni affermano che la polizia politica li ha trattati in modo insolitamente corretto, i poliziotti hanno riscontrato prove di reato solo in un caso a Kharkov. E’ stata una massiccia ondata di ricerche coordinata a livello nazionale, organizzata per la prima volta dopo una pausa di oltre un anno. Noi abbiamo  pubblicato alcuni dati, ma in generale le agenzie di stampa ucraine hanno ignorato l'evento, come se nulla fosse accaduto in Ucraina.

È vero che tutti sono stanchi rispetto all'Ucraina: un regime reazionario ormai ben conosciuto in tutto il mondo. Anche la campagna di persecuzione condotta a livello nazionale sembra una notizia di routine, ma vogliamo ribadire che la lotta contro la repressione richiede un attenzione quotidiana. Qualsiasi passaggio repressivo e reazionario non possono essere lasciati e tralasciati se si intende lavorare per un mondo per migliore.
Abbiamo ancora informazioni molto limitate sulle perquisizioni di marzo in Ucraina, nonostante  siano durate oltre un mese. L’ufficio della sicurezza di stato dice che sono state perquisite 28 persone. Le dichiarazioni ufficiali forniscono un elenco di otto regioni in cui sono state effettuate le ricerche: Dnepropetrovsk, Transcarpazia, Lviv, Odessa, Nikolayev, Kherson, regioni di Kharkov e Kiev. Mentre si conoscono le località, ancora non si è riusciti ancora di formare una lista completa delle persone implicate e perseguite. Finora si conoscono solo otto nomi. Quattro uomini sono stati perquisiti a Kharkov, sono i giornalisti Dmitry Gubin e Igor Perminov. Anche due politici sono stati perquisiti: Spartak Golovachyov e Andrey Lesik. Anche Inna Ivanochko del partito “Scelta Ucraina” è stata perquisita. Maksim Nevechanny, suo collega di partito, è stato perquisito a Nikolaev. Anche due appartamenti di giornalisti sono stati perquisiti a Kiev, di Yuri Lukashin che era in casa, mentre Denis Sadokhache è espatriato in Polonia e la polizia ha trovato solo due suoi suoi inquilini, che vivono temporaneamente nel suo appartamento.

Nessuno degli attivisti perquisiti è stato arrestato. Questo è tutto quello che si sa di ufficiale.

Chi sono le altre venti persone e cosa è successo a loro dopo che le perquisizioni sono tuttora un enigma. Nessun avvocato o attivista per i diritti umani si è interessato ai loro casi.

 

Da factinternational  –  Traduzione a cura di Enrico V. per SOS Ucraina Resistente/CIVG