Qualche volta...il tempo è galantuomo...

 

 

Olimpiadi, ‘prove insufficienti’: annullate le sospensioni per doping di 28 atleti russi.  AsiaNews  1/2/018

Losanna (AsiaNews) – La Corte Arbitrale per lo Sport (Cas) ha annullato oggi le sospensioni disposte dal Comitato olimpico internazionale (Cio) nei confronti di 28 atleti russi, per l’uso di doping ai Giochi invernali del 2014. Il tribunale dichiara che le prove a carico degli sportivi sono “insufficienti” a provare la loro presunta assunzione di sostanze illecite. La Corte con sede Losanna (Svizzera) sostiene parzialmente anche altri 11 ricorsi, per i quali vi sono “fondati indizi di una violazione del regolamento antidoping"

 

Doping di Stato in Russia, New York Times: “Assolti 95 atleti su 96 per insufficienza di prove”,         da Il Fatto 13/9/2017

L’agenzia mondiale antidoping (Wada) ha deciso di assolvere 95 atleti russi su 96 nell’ambito dell’inchiesta sul doping di stato in Russia emersa dal rapporto McLaren nel luglio 2016. Lo svela il New York Times, citando un rapporto interno all’organizzazione di cui il quotidiano statunitense è entrato in possesso. “Le prove disponibili sono insufficienti a sostenere una violazione delle norme antidoping da parte di questi 95 atleti”, scrive nella relazione Olivier Niggli, il direttore generale dell’agenzia.… Dobbiamo accettare il fatto che lo scopo di McLaren fosse quello di dimostrare un sistema, non le violazioni individuali”, ha detto Niggli al New York Times.   

 

Roma, (askanews) - Il presidente Vladimir Putin ha chiesto "perdono" agli atleti russi, che si preparano a partire per Pyeongchang per partecipare alle competizioni delle XXIII Olimpiadi invernali, in quanto le autorità non sono state in grado di proteggerli da "attacchi dall'esterno". "Perdonateci per il fatto che non siamo stati in grado di proteggervi - ha detto Putin - ma voi atleti e tutti gli sportivi non dovete avere dubbi che la Russia parlerà, agirà, e offrirà sempre il sostegno a uno sport pulito in tutto il mondoSosterremo i nostri sportivi che non possono andare alle Olimpiadi. Per noi, in questa vicenda ci sono cose strane e molti sono stati esclusi per una serie di circostanze non correlate al doping. La domanda è contro chi dobbiamo combattere: doping o qualcos'altro? Vorremmo saperlo".

 

Doping, WADA e Russia.

Come sempre la verità emerge, anche se lentamente e faticosamente…        

Queste le parole amare e di dignità di Yelena Isinbayeva  la bandiera dello sport e del popolo russo (dopo Putin): ha stabilito 28 primati mondiali nel salto con l’asta, 15 all’aperto e 13 indoor. Ha vinto tutto: Parole ferme e dure di chi ha sempre fatto continui esami antidoping nella sua carriera, risultando sempre un’atleta pulita. Di chi ha vinto tutto, come lei stessa afferma:la mia bandiera è quella russa non del CIO. Io sto parlando delle mie speranze, non mi posso ancora rassegnare a questa ingiustizia. Come fanno a dirmi che tutti noi, anche se puliti, dobbiamo rimanere a casa, mentre atleti che sono stati squalificati due o quattro anni andranno a Rio e vinceranno magari delle medaglie? Essere stati sottoposti per tantissimi anni a controlli severi senza mai risultare colpevoli adesso è diventata una colpa. Qualcuno mi può spiegare questa logica. la Isinbayeva non riesce a perdonare coloro che hanno squalificato la sua nazione: “…Sono felice di aver realizzato i miei sogni. Ho vinto tutte le possibili medaglie e i titoli ed ho avuto la fiducia dei tifosi di tutto il mondo… Per me non finisce qui. Faremo appello a questa sentenza e poi farò valere i diritti umani in tribunale….e alla fine… Sarà Dio a giudicarvi per quello che avete fatto a me e alla Russia.  

 

 

“…Una vasta percentuale della popolazione mondiale non si preoccupa più della verità, non è più in grado di distinguere la verità dalla menzogna o, per essere più precisi, la realtà della finzione. In un era in cui i media sono talmente diversificati e pertanto capacissimi di controllare e stabilire la verità, la distinzione tra verità e falsità appare ogni giorno più offuscata, quasi smarrita in una specie di magma.

Conoscere o dire la verità diventa sempre più irrilevante.

Dopo tutto, se la verità e la menzogna vengono poste sullo stesso piano e la verità non conta più niente, che differenza fa?...”.

Javier Marias, scrittore e giornalista spagnolo

 

 

 

Russia, Paralimpiadi, Olimpiadi, WADA…nel merito dei fatti. Aspettando i Mondiali di calcio Russia 2018

A cura di  Enrico Vigna   

 

Pagine: 66 –  Prezzo: € 8,00   -     Edizioni   LA CITTA’ DEL SOLE