APPELLO della Conferenza del 23 marzo a Belgrado, intitolata: "A 18 anni dall’aggressione NATO, qual è la situazione oggi?”


I partecipanti alla Conferenza intitolata A 18 anni dall’aggressione NATO, qual è la situazione oggi? , tenutasi il 23 marzo 2017, nella Sala dell'Esercito della Serbia a Belgrado, ha concluso quanto segue:

-  che l'aggressione della NATO del 1999 contro la Serbia (RFY) sia stata eseguita in violazione grossolana della Carta delle Nazioni Unite, del ruolo del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dei principi fondamentali delle relazioni internazionali e della legge fondatrice della NATO del 1949;
-  che l'aggressione della NATO del 1999 costituisce un crimine contro la pace e l'umanità.

Di conseguenza, i partecipanti alla Conferenza hanno deciso di sottoporre alle istituzioni statali della Repubblica di Serbia le seguenti richieste, attraverso questo pubblico

 

APPELLO:

1. Compilare l'elenco di tutte le vittime civili dell'aggressione della NATO del 1999. Questo è un debito morale per il cui rispetto non dovrebbe essere ulteriormente ritardato.


2. Istituire una commissione statale incaricata di individuare le conseguenze dell'uso di armi con proiettili all’uranio impoverito e della distruzione di impianti chimici e centrali elettriche, e quali sono state le ripercussioni sulla salute della popolazione e sui danni ambientali.

3. Avviare d’ufficio la questione della riparazione dei danni causati dalla guerra, sulla base del fatto irrefutabile che la NATO nel 1999, ha commesso un'aggressione armata in violazione della Carta delle Nazioni Unite, dei principi fondamentali delle relazioni internazionali e dell'atto di fondazione della NATO del 1949. Ciò è stato pubblicamente confermato dai rappresentanti della NATO e da diversi leader degli Stati membri della NATO, in carica al momento dell'aggressione.

4. Legalizzare e sistemare il monumento della  "Fiamma Eterna" dedicato alle vittime dell'aggressione della NATO del 1999, ubicato nel parco "Ušće" di Novi Beograd, che durante i suoi 18 anni di esistenza ha conseguito un riconoscimento generale e un apprezzamento pubblico . Ciò include l’incisione dei nomi di tutte le vittime dell'aggressione della NATO sulle piastre che circondano il monumento e il ripristino della "Fiamma eterna".

5. Dichiarare il 24 marzo come la “ Giornata della Memoria delle vittime serbe”, e in questa giornata dovrebbe essere esposta la bandiera nazionale a mezz’asta sugli edifici di tutte le istituzioni statali, su stabilimenti e le imprese pubbliche.

6. Condurre un'analisi di esperti sulla rappresentazione e sul contenuto dell'argomento dell'aggressione della NATO nel 1999, ed essere messa nei libri e nei manuali per l'istruzione primaria e secondaria, al fine di eliminare lacune, visioni unilaterali e /o politiche; consentendo così alle nuove  generazioni di formare il proprio giudizio sulla base di fatti verificabili.

 

A nome dei partecipanti, gli organizzatori della Conferenza:

Forum di Belgrado per un mondo di uguali, il presidente  Živadin Jovanović

Associazione dei Generali e Ammiragli serbi, il presidente Milomir Miladinović
             
SUBNOR, Associazione dei Veterani della Serbia, il presidente Dušan Čukić

Associazione dei Serbi, il presidente Nićifor Aničić       

 

Traduzione di Enrico V. per Forum Belgrado Italia/CIVG     -         aprile 2017