CIVG Informa N°107

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Morti per amianto alla BredaTermomeccanica-Ansaldo
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

Il PM chiede condanne dai 2 ai 4 anni e 11mesi per 8 manager

Al termine della sua requisitoria durata tre udienze, il PM Nicola Balice - davanti al giudice dott. Simone Luerti della 9° Sezione Penale del Tribunale di Milano ha formulato la richiesta di condanna contro 8 dirigenti della BredaTermomeccanica/Ansaldo/Finmeccanica di Milano, imputati della morte per amianto di 12 lavoratori.

 Il PM ha chiesto la reclusione di 4 anni e 11 mesi per Leonardi Sebastiano, 4 anni e sei mesi per Cenzato Lorenzo, 4 anni per Clavarino Giò Batta e Gambardella Giovanni, 3 anni e otto mesi per Bracco Giuseppe, Fabiani Fabiano e Massone Giorgio, 2 anni per Schmid Enrico

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Appello urgente ai movimenti sociali
MaríaInés Torres Contreras

STATE DALLA NOSTRA PARTE! CARI COMPAGNI E COMPAGNE DI LOTTA

 

 

I movimenti sociali e popolari invitano ad attivare la raccolta firme in appoggio alla petizione dei movimenti sociali che chiedono che Almagro abbandoni il suo impegno di applicare la Carta Democratica Interamericana in Venezuela.

Il link per firmare è: https://goo.gl/rfCXvm

A tale link si trovano tutti i dettagli: il formato per firmare e il comunicato dei movimenti sociali che segue:

A Sua Eccellenza Ambasciatore PATRICK ANDREWS

Presidente del Consiglio Permanente della Organizzazione degli Stati Americani

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Deir ez Zor, Siria. Un nome che dovrebbe far vergognare tutto l’Occidente
Enrico Vigna

Una catastrofe umanitaria nascosta, la complicità verso una tragedia ignobile

14 marzo 2017

           

 

                 

Padre Elias Janji, prete armeno cattolico siriano sui mezzi di informazione occidentali: “I media europei ci hanno tradito, non dicono la verità”.

Deir ez Zor o Deir Ezzor, una città nel governatorato omonimo della Siria orientale, era la settima più grande città del Paese; situata a circa 450 km da Damasco, situata sulle rive del fiume Eufrate, aveva circa 215.000 residenti. La maggioranza dei suoi abitanti è formata da arabi musulmani, oltre a una forte e radicata comunità armena siriana; a Deir ez Zor convivevano tutti insieme sunniti, assiri siriaci, arabi e kurdi e cristiani.

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Verso il Summit del SilkRoad a Pechino: incoraggiando la connessione e la compatibilità
ZivadinJovanovic

Belgrado, 27 Febbraio 2017

Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali

SilkRoad Connectivity Research Center (COREC)

 

 

La Cina si appresta ad ospitare il Summit Belt and Road nel Maggio 2017, al quale sono attesi un grande numero di capi di stato e ufficiali di governo.

 

1. Riguardo la cooperazione tra Cina e Serbia, nell'ambito dell'iniziativa 'Belt and Road', quali sono i fattori limitanti (i cosiddetti colli di bottiglia)? Quali sono le sfide?

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Emergenza in Odessa, Ucraina
odessasolidaritycampaign.org

                   

Un cittadino di Odessa di nome Alexander Kushnarev è stato arrestato il 23 febbraio dalle autorità federali ucraine e accusato di aver pianificato il rapimento di un membro del parlamento ucraino (la Rada). Questo è un complotto. Kushnarev è il padre di uno dei 46 giovani uccisi in piazza Kilikovo il 2 maggio del 2014. I nostri amici a Odessa ritengono che il suo arresto sia l'inizio di una repressione generale contro chiunque sia legato agli attivisti uccisi. Essi ritengono che l'obiettivo del governo sia di condurre un'operazione di "pulizia" nei loro confronti e con la forza farli confessare di pianificare atti di violenza contro uomini del governo.

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Appello contro la persecuzione delle comunità russa e bielorussa in Ucraina occidentale
marx21

29 Marzo 2017

Il Consiglio delle Comunità nazionali della regione della Volinia (Ucraina occidentale) ha escluso dal suo seno le comunità russa e bielorussa. E' l'ultima manifestazione del clima di esasperato nazionalismo e di “pulizia etnica” che caratterizza l'agire delle autorità nazionali e locali dell'Ucraina sostenuta da USA/UE/NATO.

Gli esponenti delle comunità russa e bielorussa sono stati esclusi dal Consiglio sulla base di pretestuosi motivi politici e alcuni sono stati anche espulsi dalla scuola di specializzazione dell'Università nazionale della Volinia. Dei cittadini sono stati privati del diritto allo studio e al lavoro, in violazione di tutti i diritti costituzionali e le leggi dell'Ucraina.

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Yemen: Foto dell’orribile massacro di donne e bambini commesso dalle forze di aggressione Saudite vicino alla città di Sanaa
Al-Manar

15 febbraio 2017

Le foto documentano l’orribile massacro commesso dalla coalizione Saudita sostenuta dagli USA e dall’Occidente in un bombardamento mentre passava un funerale, in un villaggio vicino alla capitale Sanaa, nel governatorato di Arhab. Sono rimasti uccisi un bambino e otto donne. Dieci altre donne e altri bambini sono rimasti feriti e mutilati nel criminale attacco.

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Fedeli ai paradossi
Mauro Presini

4 marzo 2017

Cara ministra Fedeli,
avevo già letto delle sue dichiarazioni riguardanti noi docenti, pronunciate in occasione della presentazione del volume di Giorgio VittadiniFar crescere la persona – La scuola di fronte al mondo che cambia”.
Ho cercato, visto ed ascoltato l’intero filmato, compreso il suo intervento in cui si è dichiarata “colpita dal linguaggio utilizzato per contrastare legittimamente opinioni differenti dentro il mondo della scuola su alcune innovazioni.” Lei dice: “Non si può dire che sono state deportate le persone. Non si può usare la parola sceriffo  e ha giudicato questo “un linguaggio non degno di chi educa, di chi rappresenta la scuola.

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Dai kibbutz alla Nakba
Marco da Ros


 

 

Sionismo laburista, movimento operaio

e pulizia etnica della Palestina

(1936 – 1948)

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Sergio Romano: «Putin ha ragione, la Nato non ha più senso»
Francesco Cancellato

L’ex ambasciatore, oggi editorialista: «L’industria delle armi americana controlla la politica estera dell’Occidente. Schäuble dice bene, serve un esercito europeo, ma non accadrà»

Botti d’inizio anno. A dare fuoco alle polveri per primo è stato il presidente russo Vladimir Putin, che poche ore dopo la mezzanotte del primo gennaio ha dichiarato, aggiornando la lista delle principali minacce alla Russia, che «la Nato è il nemico». Poche giorni prima era stato il turno del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble, che in un’intervista alla Bild am Sontag aveva detto che «Il nostro scopo finale dovrebbe essere un esercito dell’Unione Europea», poiché «le risorse che spendiamo per i nostri ventotto eserciti nazionali potrebbero essere usate molto meglio, se le spendessimo assieme».

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Il presidente socialista della Moldavia condanna le ingerenze degli ambasciatori di USA e Romania
marx21

27 Febbraio 2017

Il presidente della Moldova, il socialista Igor' Dodon, ha fornito un esempio illuminante di come deve comportarsi il capo di uno stato indipendente nei confronti di coloro che dall'estero si permettono di impartire lezioni all'indirizzo delle autorità di un altro Stato.

Così, il 26 febbraio, l'edizione online moldava di Indipendent ha pubblicato la lettera di Igor' Dodon, in cui si chiede agli ambasciatori di Stati Uniti e Romania di non interferire nell'attività del presidente della Moldova.

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Petizione sul sito web del Comune di Kropivnitskiy-Kirovograd, Ucraina: i residenti chiedono di ristabilire i legami con la Federazione Russa
OSC.org


 

I residenti della città di Kropivnitskiy (Kirovograd prima della decomunistzzazione) hanno lanciato  una petizione popolare per ripristinare relazioni economiche con la Federazione Russa. Questo documento, scritto da Oleg Dudaev e pubblicato il 25 novembre sul sito web del Consiglio della città, è stato firmato da 2.072 persone. Un minimo di 450 firme era necessario per potere essere ufficialmente discusso. I residenti hanno chiesto alle autorità municipali di "portare all'attenzione delle autorità ucraine governative la nostra richiesta urgentemente, come una richiesta importantissima per il nostro Paese."

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Speciale Cuba - Marzo 2017
Granma Int.

Cuba, Pinar del Río

1-3-2017

 

Las Martinas (Pinar del Río)

 

– Gli abitanti di Las Martinas, nell’estremo occidentale di Pinar del Río, hanno celebrato il 58º anniversario della prima consegna di massa di terre fatta

dalla Rivoluzione.

Nello stesso luogo, dove il Comandante in Capo cominciò a realizzare uno dei punti più urgenti del programma della Moncada, centinaia di pinaregni hanno ricordato l’importanza di quel fatto.

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La lunga storia delle interferenze degli Stati Uniti con le elezioni di altri Paesi
Ishaan Tharoor

13 Ottobre 2016

Il Segretario di Stato americano Henry Kissinger stringe la mano al Ministro degli Esteri Cileno Ismale Huerta Diaz durante una pausa della Conferenza dei Ministri degli Esteri dei Paesi Latini a Città del Messico, 22 febbraio 1974.

Una delle questioni più preoccupanti della campagna elettorale del 2016 negli Stati Uniti è stata quella dell’apparente ingerenza del Cremlino. La scorsa settimana, gli Stati Uniti hanno accusato formalmente il governo russo di aver rubato e diffuso email inviate dal Comitato Nazionale Democratico e da importanti personalità di Washington.
Le violazioni informatiche, in parte rivelate da Wikileaks, hanno portato a rumorose dichiarazioni sul fatto che Mosca voglia la vittoria del candidato repubblicano Donald Trump, la cui retorica ha sconvolto i tradizionali alleati europei di Washington e messo  in dubbio il futuro della NATO, bestia nera della Russia.

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A Martin s'è rotto il cuore, all'Irlanda la speranza. In morte di Martin McGuinness, già comandante dell'IRA
Fulvio Grimaldi

Con Martin McGuinness sul luogo di Bloody Sunday

 

Il modo più efficace per distruggere i popoli è negare loro e cancellarne la comprensione della propria storia”. (George Orwell)

Erano le cinque della sera e anche in Irlanda a quell’ora si finiva di morire. E iniziava l’inganno dei vivi, di quelli che lo subirono, di quelli che lo inflissero. Erano le cinque della sera tra il 30 e il 31 gennaio 1972 e si era compiuta la mattanza di Derry, quella che poi avremmo chiamato la Domenica di Sangue. Gli U2 ci avrebbero fatto una canzone, Paul Greengrass ci avrebbe fatto un film che avrebbe perpetuato l’inganno scaricando la mattanza ordinata dal governo di Sua Maestà su qualche militare fuori di testa, Ci feci un film anch’io. Anzi, era il momento culminante di un film che avevo iniziato a girare due anni prima e che dei “troubles”, dei guai, come chiamavano la guerra di liberazione nordirlandese, raccontava ciò che non è mai più stato raccontato. Me lo aveva montato Marco Ferreri, nientemeno. Non c’è più, disperso nei caveau delle polizie nordirlandese, irlandese e di Scotland Yard. che lo confiscarono. La mia copia andò dispersa con il resto dell’archivio di Lotta Continua, quando l’organizzazione fu uccisa dai suoi fondatori.

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SOS Donbass: la nostra solidarietà concreta continua
CISDU e CIVG Italia

Febbraio 2017

Festa di capodanno 2016 dei profughi del Donbass - GRAZIE SOS DONBASS

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24 Marzo 1999 - Marzo 2017 : NOI NON DIMENTICHIAMO
Enrico Vigna e Forum Belgrado Italia

“…la guerra non è una canzone, che si può dimenticare

 la guerra è una favola funesta, che ogni giorno si manifesta…”     ( Milena N. Kosovo, 12 anni )

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“…Ho appena dato mandato al comandante supremo delle forze alleate in Europa, il generale Clark, di avviare le operazioni d'aria (ndt: bombardamenti aerei…) sulla Repubblica Federale di Jugoslavia…Tutti gli sforzi per raggiungere una soluzione politica negoziata alla crisi del Kosovo sono falliti e non ci sono alternative all'intraprendere l'azione militare…”.

 

Così, il 23 marzo 1999, l'allora Segretario generale della NATO J. Solana, davanti ai mass media del mondo, decretava l'inizio della fine della “piccola” Jugoslavia e del popolo serbo in particolare…

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Bertolt Brecht ”Epistola serba”, in occasione del bombardamento di Belgrado il 6 aprile 1941
Enrico Vigna

marzo 2017

 

…..Per NON dimenticare i bombardamenti NATO sulla Jugoslavia del 1999

 

Per ricordare e NON dimenticare questo 18° triste anniversario, ho ritrovato tra mille carte, queste righe che il grande scrittore tedesco scrisse nel lontano 1941.                                              

Tragico è che dopo 56 anni, la tragedia si è ripetuta e ancora una volta ha lasciato, come in ogni guerra di aggressione: tragedie, morte, miserie, devastazioni sociali e odio.

Qualcuno dice che è il prezzo per la “democrazia occidentale”…                                                                          

Forse quel qualcuno in quelle terre non ci va, o ci va da turista distratto e opulento.                     

Per chi ha vissuto sotto le bombe del ’99 e oggi continua in un legame senza fine con quelle genti fiere, dignitose e tenaci…nonostante tutto e tutti, la realtà è un'altra. 

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