Verso il Summit del SilkRoad a Pechino: incoraggiando la connessione e la compatibilità

Belgrado, 27 Febbraio 2017

Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali

SilkRoad Connectivity Research Center (COREC)

 

 

La Cina si appresta ad ospitare il Summit Belt and Road nel Maggio 2017, al quale sono attesi un grande numero di capi di stato e ufficiali di governo.

 

1. Riguardo la cooperazione tra Cina e Serbia, nell'ambito dell'iniziativa 'Belt and Road', quali sono i fattori limitanti (i cosiddetti colli di bottiglia)? Quali sono le sfide?

ZJ: E' necessario mettere in luce come la cooperazione tra Cina e Serbia circa il progetto 'Belt and Road' sia eccellente, e sia un esempio di un grande successo di cooperazione win-win da prendere come ispirazione. Il primo ponte in Europa costruito e finanziato dai cinesi è stato costruito in Serbia sul fiume Danubio, a Belgrado; la prima acciaieria in Europa opera in Serbia coinvolgendo 5000 lavoratori, nella città di Smederevo; la prima centrale termoelettrica costruita e finanziata dalla Cina, Kostolac "B" (350MW) è stata costruita in Serbia; la prima filiale nel sud-est europeo della Bank of China è stata aperta lo scorso mese a Belgrado; la Serbia è il primo paese europeo che ha abolito il visto per i turisti cinesi dal gennaio di quest’anno. Le aziende cinesi sono state coinvolte in molti altri progetti d’infrastrutture rafforzando così, il potenziale di collaborazione della Serbia come incrocio tra le autostrade, le ferrovie, le vie aeree e le vie marine tra Europa e il continente asiatico. La Cina ha in progetto di costruire un moderno Centro Culturale Cinese a Belgrado. 

 

La prima e più complessa sfida è di mantenere un continuo miglioramento riguardo i ritmi e i propositi della cooperazione tra Cina e Serbia nella cornice dell'iniziativa 'Belt and Road'. Considerando il carattere strategico della relazione tra i due paesi, la profonda fiducia reciproca e i forti obiettivi politici, sono convinto che questa collaborazione continuerà a crescere abbracciando nuove aree nel campo delle infrastrutture, dell'industria, della produzione alimentare e altro.

 

La storica visita del presidente Xi Jinping in Serbia nel Giugno 2016 ha allargato le prospettive e rinforzato le fondamenta per la cooperazione win-win nel Ventunesimo secolo. L'applicazione di diciassette accordi, firmati durante la visita, è importante dal punto di vista strategico per gli obiettivi a medio termine.

 

Armonizzando i piani di sviluppo e le misure di economia politica dovunque sia necessario per migliorare l'efficienza e facilitare la cooperazione sotto l'iniziativa 'Belt and Road' rimane l'obiettivo prioritario.

 

E' una sfida importante e lo rimarrà in futuro quella di coordinare i piani e le attività di un gruppo di più di sedici paesi CEEC (Committee of European Economic Cooperation) con  la Cina, di cui undici sono membri dell'Unione Europea e i rimanenti cinque, inclusa la Serbia, sono candidati membri.  Coordinare i corpi e le associazioni stabilite dal Summit Cina+16 CEEC, così come le consultazioni bilaterali tra paesi membri, gioca sicuramente un ruolo cruciale a questo proposito.

 

 

2. Quali sono i suoi suggerimenti per la collaborazione bilaterale in futuro, nelle circostanze dell'iniziativa 'Belt and Road'?

 

ZJ: Noi del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali e del Centro di Ricerca per la Connessione con la Via della Seta (COREC), crediamo che la modernizzazione delle infrastrutture ed il legame  tra popoli debba rimanere una priorità nel futuro della cooperazione tra Cina e Serbia nel contesto dell'iniziativa OBOR.

 

Le ferrovie ad alta velocità tra Belgrado e Budapest (378 km), su cui ci sono appena stati degli accordi, dovrebbero essere espanse verso sud fino ad Atene, in Grecia (1102 km). Passerebbe per molti paesi della CEE, fornendo la via di comunicazione più corta tra uno dei più grandi porti del Mediterraneo, in Pireo, e l'Europa centrale e settentrionale (Corridoio E-10).

 

Le aziende cinesi e serbe sono già coinvolte nella costruzione di una porzione di autostrada tra Belgrado e Bar, porto nel mar Adriatico, in Montenegro. La conclusione di tale autostrada, aggiungendosi alla modernizzazione della ferrovia, non darebbe solo accesso a molti paesi CEEC al mar Mediterraneo, ma razionalizzerebbe in generale anche il trasporto dei beni e della cooperazione economica con la Cina. Infine, sarebbe compatibile con il progetto dei "Tre Mari" (Adriatico, Nero e Baltico).

 

Il Forum di Belgrado e il COREC, essendo dei think tank serbi e membri dell'Associazione Think Tank della Via della Seta (SRTA), hanno proposto una modernizzazione e sviluppo del fiume Danubio che diverrebbe un corridoio strategico per i trasporti. Il Danubio è il secondo fiume più lungo d'Europa, dopo il Volga, e sicuramente la via di trasporto più corta ed economica tra il Mar Nero e il Mare del Nord (Sulina-Rotterdam 3500 km). Scorre attraverso dieci paesi europei, sette dei quali sono membri dell'UE, mentre altri nove appartengono al bacino di drenaggio. Il Danubio scorre in Serbia per 588 km con sette porti. Crediamo che sia giunto il momento di attuare tale progetto che ci permetterà di realizzare le condizioni per lo sviluppo e la modernizzazione del Danubio come corridoio per il trasporto, in una collaborazione appropriata con l'iniziativa OBOR. Crediamo anche che sia compatibile con il piano strategico d’investimenti dell'Unione Europea di Junker, che punta ad aumentare gli investimenti europei, la crescita, l'impiego e l'infrastruttura.

 

L'esperienza positiva con la compagnia cinese Hasteel Co. che ha realizzato l'acciaieria di Smederevo nel 2016 ha incoraggiato la Serbia a pensare di compiere altre iniziative simili che riguardino altre industrie che hanno, al momento, grandi problemi di produzione e di tecnologia. Riguardo a questo, sarebbe importante se partner della Cina considerassero delle partnership strategiche, o altre forme di collaborazione, con le miniere di rame di Bor e con l'industria. In generale; la Serbia sta cercando di recuperare e modernizzare l'industria che è stata devastata durante il periodo di transizione. Questo ci permetterebbe di avere un aumento dell'occupazione per i giovani qualificati ed incrementare l'esportazione con benefici per la bilancia commerciale.

 

3. Il summit di OBOR partirà in 14 Maggio, che argomenti suggerirebbe per la discussione nel summit? O, più nello specifico, quali sono le sue idee perché questo summit sia fruttuoso?

 

ZJ: Credo che l'imminente Belt and Road Summit in Cina sarà la conferenza internazionale più importante, costruttiva e produttiva, che riflette i cambiamenti globali e le sfide dell'economia mondiale. Questo dimostrerà il grande obiettivo politico nel favorire la cooperazione win-win, lo sviluppo innovativo ed inclusivo così come la pace e la stabilità. Basandosi sulle esperienze e sui grandi successi in Asia, Europa (Cina+16CEEC) e in Africa, il summit certamente aprirà a nuovi e più ampi orizzonti per rafforzare la cooperazione in futuro nell'ambito dell'Iniziativa Belt and Road.  Non c'è dubbio sul successo che questa iniziativa globale e multidimensionale sia un grande contributo non solo al risollevarsi dell'economia mondiale ma anche alla creazione di un nuovo modello di sovranità economica, che aiuti a risolvere il problema della disoccupazione, della disparità sociale e alla promozione della pace e della stabilità attraverso uno sviluppo economico sostenibile.

 

Nell’attuale fase di incertezza, crisi, conflitti, decisioni provocatorie e decisioni politiche, il nuovo Summit promosso dal presidente cinese Xi Jinping lancerà certamente un  messaggio di ragione, di pensiero positivo e di azioni costruttive. Sarà il Summit della cooperazione win-win, della partnership per un percorso eguale e dell'apertura e non del protezionismo o di muri di qualunque genere.

 

I parchi industriali hanno dato prova di essere fattibili sia per la crescita dell'impiego che per lo sviluppo sostenibile. L'apertura, l'uguaglianza e il reciproco rispetto, la cooperazione senza alcuna precondizione politica è ciò che fa la differenza tra la cooperazione dell'Iniziativa Belt and Road e le altre.

 

Siamo riusciti a conoscerci reciprocamente molto meglio da quando è partita l'Iniziativa Belt and Road, ma è necessario intensificare i cambiamenti e la cooperazione nell'ambito dell'educazione, della scienza, della cultura, dei think tank, delle associazioni civili, dei mass media, dello sport e del turismo. Coordinare e armonizzare i piani e i programmi in tutte le aree rilevanti sono una sfida di alta priorità.

 

4. Ora l'Unione Europea sta indagando circa la ferrovia Budapest-Belgrado. Il Ministro dei Trasporti ha già dato la sua opinione sulla questione. Come percepite questa decisione? Credete che l'indagine rimanderà la costruzione della ferrovia? Credete che l'indagine avrà una cattiva influenza sui rapporti tra Cina e Serbia, sull'Iniziativa Belt and Road e la cooperazione futura?

 

KJ: Durante l'ultimo Summit Cina+16CEEC a Riga, i partner lettoni, cinesi e serbi hanno firmato gli Accordi Commerciali e di Credito per la costruzione della porzione serba della ferrovia ad alta velocità Budapest-Belgrado. Secondo le nuove decisioni pubbliche degli alti rappresentanti del governo serbo, i lavori per la costruzione della ferrovia saranno lanciati ufficialmente nel prossimo maggio dai primi ministri di Cina, Serbia e Ungheria, di conseguenza non vedo alcuna ragione per posporre i lavori in Serbia. L'Ungheria, essendo un membro dell'Unione Europea, ha bisogno di più tempo per risolvere i possibili fraintendimenti con Bruxelles, se ce ne sono. Tuttavia questo non influenzerà i piani per l'apertura dei lavori in Serbia. Sono ottimista.

 

 

Intervista all'agenzia di stampa Xinhua – da Xinhua -  Traduzione di Giulia B. per civg.it