Speciale Cuba - Marzo 2017

Cuba, Pinar del Río

1-3-2017

 

Las Martinas (Pinar del Río)

 

– Gli abitanti di Las Martinas, nell’estremo occidentale di Pinar del Río, hanno celebrato il 58º anniversario della prima consegna di massa di terre fatta

dalla Rivoluzione.

Nello stesso luogo, dove il Comandante in Capo cominciò a realizzare uno dei punti più urgenti del programma della Moncada, centinaia di pinaregni hanno ricordato l’importanza di quel fatto.

In totale furono 340 i contadini della zona conosciuta come Los Remates di Guane (attualmente appartiene al municipio di Sandino), che a partire da quel 1º marzo del 1959 divennero padroni della terra che lavoravano.

Rafael Santiesteban Pozo, presidente dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori (ANAP), ha assicurato che quella misura indirizzata a sradicare lo sfruttamento operato dai grandi latifondisti sui braccianti, produsse un cambiamento fondamentale nella storia del mondo contadino.

Quel giorno, una grande folla era presente per assistere all’importante avvenimento ed anche desiderosa di vedere da vicino Fidel Castro; uno dei partecipanti alla manifestazione, Pedro De Celis, ha dicharato a Granma che: “ a quei tempi, Los Remates di Guane era un area particolarmente insalubre. In quel territorio non c’era mai stato un presidio sanitario, in compenso esistevano ben tre cimiteri, un quanto il tasso di mortalità era altissimo.

La scelta di quel luogo per iniziare il processo di assegnazione delle terre era, infatti, dovuto anche all’esigenza di bonificarle rendendole aree vivibili senza pericoli per la salute dei contadini.

Neida Rosa Rodríguez, nipote di uno dei contadini che ricevettero il titolo di proprietà della terra dalle mani del Comandante in Capo, ha raccontato che suo nonno era stato cacciato con la moglie e i figli piccoli dalla fattoria dove lavorava; per questo motivo, egli diceva che, il giorno dell’assegnazione del fondo fu il più felice della sua vita, perché sapeva che così non lo avrebbero mai più potuto cacciar via.

Erano presenti alla cerimonia Gladys Martínez Verdecia, prima segretaria del Partito a Vueltabajo; Ernesto Barreto Castillo, presidente dell’ Assemblea Provinciale del Potere Popolare e il Comandante dell’Esercito Ribelle Julio Camacho Aguilera. (Traduzione GM – Granma Int.)

 

Parole chiave: Fidel Castro, Comandante in Capo, programma della Moncada, consegna delle terre, contadini, piccoli agricoltori.

 


 

Lenín Moreno è fiducioso, spera di vincere al secondo turno con il doppio dei voti nel ballottaggio previsto per il 2 aprile.

1-3-2017

 

Quito

Il candidato alla presidenza dell’Ecuador per il Movimiento Alianza PAIS, (al governo), Lenín Moreno, ha espresso la speranza di vincere nuovamente e con il doppio dei voti nel ballottaggio previsto per il 2 aprile prossimo, ha informato PL.

L’ ex vicepresidente, ha organizzato una carovana, nella provincia di Santo Domingo de los Tsáchilas, per ringraziare la popolazione dell’appoggio avuto nelle urne lo scorso 19 febbraio; ha sostenuto che la vittoria nella seconda turno sarà sua con dieci milioni di voti.

Per conseguire questo risultato ha compiuto tutta una serie di attività tra cui un incontro con 74 membri di Alianza PAIS che hanno ottenuto i seggi nell’ Assemblea Nazionale, composta da 137 legislatori.

“Un rivoluzionario lo è per tutta la vita. Vinceremo al secondo turno e con il doppio dei voti”, ha affermato l’aspirante al palazzo di Carondelet, nella riunione alla quale hanno partecipato l’attuale vice presidente con il suo compagno di coalizione, Jorge Glas, ed il capo dello Stato, Rafael Correa.

L’incontro nella capitale, è servito come base alla preparazione del lavoro di proselitismo della formazione politica prima del secondo turno.

I presenti hanno scambiato opinioni sul risultato della prima votazione vinta da Moreno con il 39,36 % dei voti, non sufficiente però a raggiungere il minimo stabilito dal regolamento elettorale, che è il 40%.

Inoltre hanno analizzato la strategia che useranno nella successiva votazione; la campagna elettorale ha 20 giorni disponibili, dal 10 al 30 marzo.

In accordo con il candidato governativo e l’esecutivo nazionale, il popolo ha espresso la sua volontà nelle elezioni del 19 febbraio e si spera, al secondo turno, d’ottenere la maggioranza con la differenza di un milione di voti rispetto al rivale principale, l’ex banchiere Guillermo Lasso che ottenne il 28,09%.

(PL / Traduzione GM – Granma Int.)

 

Parole chiave: Ecuador, Elezioni, ballottaggio, Lenín Moreno, Guillermo Lasso, 2 aprile, nuova tornata.

 


 

CUBA

I vini artigianali cubani hanno guadagnato in qualità, varietà e presentazione.

 

Ciego de Ávila – «I vini artigianali cubani hanno guadagnato in qualità, varietà e presentazione», ha detto Noel Morales, presidente della (società?) Coordinatrice Nazionale dei Viticoltori nell’Isola.

La provincia di Ciego de Ávila ha accolto per tre giorni un centinaio di fabbricanti di vino di Cuba che hanno partecipato alle celebrazioni del Festival del Viticoltore Artigiano.

Durante le tre giornate sono stati valutati i vini bianchi, rosati e rossi con assaggi e controlli.

Il Gran Premio lo ha ottenuto Orelvis Rodríguez, di Cienfuegos, che ha presentato un vino semisecco di ciliegie.

Primo classificato per le province è stato Sancti Spíritus, secondo alla pari Ciego de Avila con Holguín, terzo Villa Clara.

«A Cuba ci sono più di 700 viticoltori privati raggruppati in Club, il cui obiettivo è di incrementare la coltivazione della vite e le buone abitudini per un consumo sano di questa bevanda, in tutta Cuba», ha detto ancora Noel Morales

 

Parole chiave: Vino fabbricanti, artigiani, ciliegie, Coordinatrice Nazionale dei Viticoltori.

 


 

ESTERI

Il presidente francese e UNICEF hanno dichiarato ieri, martedì 21, che la comunità internazionale dovrebbe fare di più per proteggere i 200 milioni di bambini soldato, schiavi sessuali, minorenni e rifugiati adolescenti orfani, nelle zone di conflitto.

21-2-2017

 

Parigi, martedì 21 febbraio - Il presidente francese François Hollande e UNICEF hanno dichiarato che la comunità internazionale dovrebbe fare di più per proteggere i 200 milioni di bambini soldato, adolescenti, orfani, schiavi sessuali, rifugiati, nelle zone di conflitto.

«La situazione è più che mai urgente», ha detto il presidente Hollande, durante l’inaugurazione di una conferenza congiunta, realizzata a Parigi con rappresentanti di 80 paesi.

L’agenzia AP ha riportato che gli organizzatori chiedono sforzi coordinati per liberare e riabilitare migliaia di bambini soldato dal Sudan alla Somalia e migliaia di bambine forzate a sposarsi con ribelli, dalla Nigeria all’Afganistan.

«Coloro che danneggiano questi bambini, danneggiano quello che l’umanità ha di più sacro». Ha aggiunto Hollande. «Uccidere e maltrattare i bambini è negare la civiltà».

La conferenza ha chiesto processi più duri per coloro che abusano di minorenni e protezione per gli ospedali e le scuole nei luoghi di guerra, come la zona ribelle di Aleppo attaccata recentemente del governo della Siria.

Anche se 105 paesi avevano aderito agli impegni fissati dieci anni fa per proteggere i minori nei conflitti, i problemi persistono e la conferenza cerca di far aderire a questa iniziativa altri governi.

«I bambini non devono stare nei campi di battaglia; devono andare a scuola e stare in luoghi sicuri dove siano amati e protetti da battaglie che non hanno generato», ha segnalato il direttore del Fondo per l’Infanzia delle Nazioni Unite, Anthony Lake nella riunione. (Traduzione GM – Granma Int.)

 

Parole chiave: UNICEF, Francia, Francois Hollande, conferenza, bambini in guerra, abusi, minorenni, protezione.